Mezzogiorno di focus

Taranto, M5S fuori dalla Giunta: pesano le divisioni sull’ex Ilva

Fabio Venere

Il primo cittadino: «Le parole di Francesco Nevoli mettono a rischio la tenuta dell’intera maggioranza che lotta per la nostra comunità»

TARANTO - Comune, M5S fuori dalla Giunta. La goccia che ha fatto traboccare un vaso, evidentemente, già colmo è stata rappresentata dall’intervista pubblicata ieri dalla Gazzetta al referente politico provinciale dei Cinque Stelle, Francesco Nevoli. Che, in estrema sintesi, aveva invitato a non appassionarsi allo strumento dell’Accordo di programma ma a preoccuparsi della sostanza e non della forma. Il pentastellato, dal canto suo, aveva ribadito i punti - chiave su cui dovrebbe reggersi il futuro accordo programmatico (chiusura delle fonti inquinanti; bonifica delle aree e reimpiego dei lavoratori e, infine, riconversione socio - economica della città). Sin qui, in pillole, il Nevoli - pensiero. Che, però, a Palazzo di Città non hanno apprezzato, per usare un eufemismo, sin dalle prime ore della mattina.

Per questa ragione, Rinaldo Melucci (che sull’ex Ilva avverte anche la pressione dell’opinione pubblica e non vorrebbe certo ricevere messaggi di questo tipo da un alleato) ha estratto il cartellino rosso nei confronti dell’assessore alla Pubblica istruzione, Maria Luppino e del consigliere comunale Mario Odone a cui, invece, ha tolto la delega extra giunta di collaborazione con il sindaco per le Comunità energetiche.

E il sindaco, come ha spiegato la sua decisione? Melucci ha affidato il suo pensiero ad una nota stampa in cui afferma: «Chiedo rispetto per la maggioranza e per il programma elettorale. Serve più dialogo diretto e meno interviste (chiaro il riferimento a quella della Gazzetta, ndr) che smentiscono il nostro programma e la nostra storia politica». Per il capo dell’Amministrazione comunale, del resto, «esprimere opinioni che contrastano con il lavoro duro e faticoso che stiamo compiendo sin dal 2017 verso l’accordo di programma per l'ex Ilva che, finalmente, il Governo ha deciso di voler adottare, crea disorientamento tra le forze di maggioranza». E ancora: «L’intervista di Nevoli mette a rischio la tenuta dell’intera maggioranza che, invece, in maniera compatta, sta lottando ogni giorno per difendere i diritti della nostra comunità. Per tutti questi motivi ho proceduto con un atto netto alla revoca dell’incarico all’attuale assessore alla Pubblica istruzione Maria Luppino, espressione in giunta del M5s. Ma rimango in attesa di un segno che ci consenta di proseguire insieme e sono pronto a lavorare con animo sereno in questa direzione». Lo stesso sindaco di Taranto fa sapere di aver chiesto in questo senso al presidente della Regione Michele Emiliano «di promuovere a brevissimo un incontro con il M5s per affrontare tutte le questioni che hanno determinato la mia decisione». E il confronto potrebbe esserci già stasera alla presenza, oltre che dei già citati Emiliano e Melucci del senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale dei Cinque Stelle.

In attesa del difficile ma non impossibile chiarimento (in caso di ricucitura, Luppino tornerebbe in giunta), con un altro comunicato, il sindaco di Taranto era intervenuto proprio sul pomo della discordia con il M5S dichiarando che «l’accordo di programma, opportunamente calibrato, è lo strumento ideale per consentire all’intero sistema di proiettarsi nel futuro senza scossoni per le parti coinvolte. Tra queste, penso soprattutto ai lavoratori, che siano essi diretti, dell’indotto o in amministrazione straordinaria: abbiamo l’obbligo di occuparci della loro salute e del loro destino professionale».

Gongola, intanto, il centrodestra. «La revoca della delega assessorile al M5S, decisa dal sindaco di Taranto, è solo l’ultimo atto del triste copione propinato dal centrosinistra ionico ai cittadini. Era tutto già scritto, scontato: quello che sta accadendo è la conseguenza di accordi stretti da forza politiche che hanno idee inconciliabili e l’unico collante che le tiene insieme è la fame di vittoria nelle urne» affermano il coordinatore provinciale, nonché deputato, di Forza Italia, Vito De Palma e il consigliere regionale forzista, Massimiliano Di Cuia.

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