Giustizia

Taranto, morì investita da un bus, l'autista patteggia due anni di reclusione

Redazione online

La donna, sulle strisce pedonali, morì sul colpo. L'autista era impegnato in una telefonata con l'auricolare e il suo tasso alcolemico non era pari a zero, come imposto ai conducenti professionali, bensì a 0,07.

TARANTO - Ha patteggiato la pena a 2 anni di reclusione l’autista del bus di Kyma Mobilità, l’azienda per il trasporto urbano di Taranto, che il 16 marzo dello scorso anno investì e uccise una donna di 83 anni in piazza Ebalia. La sentenza è stata emessa oggi dal gup del tribunale di Taranto Francesco Maccagnano.

L’anziana era appena uscita dalla sede dell’ex Banca d’Italia e stava attraversando la strada sulle strisce pedonali per raggiungere il figlio e il marito quando fu travolta dal bus che proveniva dal lungomare e aveva appena svoltato a sinistra verso la piazza. L’anziana morì sul colpo.

L'imputato, di 31 anni, è stato assistito dall’avv. Maria Letizia Serra. Rispondeva di omicidio stradale. Dagli accertamenti è emerso che al momento dell’incidente era impegnato in una telefonata, pur usando l’auricolare, e il suo tasso alcolemico non era pari a zero, come imposto ai conducenti professionali, bensì a 0,07. L’autista disse di non essersi accorto della presenza della donna in strada e fu portato in ospedale in stato di choc. 

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