L'accordo

Taranto, al via l'intesa tra Comune e Agenzia delle Dogane contro la contraffazione

Redazione online

Il protocollo tra "Adm-Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli" e il Comune di Taranto ha l’obiettivo di intensificare il contrasto al commercio illegale

TARANTO - È stato firmato oggi pomeriggio il protocollo d’intesa tra "Adm-Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli" e il Comune di Taranto, che ha l’obiettivo di intensificare il contrasto al commercio illegale derivante dalla realizzazione e messa in vendita di beni contraffatti. Il protocollo, che ha una durata di tre anni, segue e aggiorna un accordo simile già attivo tra le parti.

In base a questo nuovo protocollo la Polizia Locale e i funzionari di Adm effettueranno controlli congiunti alle attività economiche: la Polizia Locale si occuperà degli aspetti amministrativi, Adm di tutte le verifiche riguardanti la veridicità dei marchi e delle certificazioni, la provenienza della merce e il rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza che riguardano i prodotti posti in vendita.

L'accordo è stato firmato dal direttore territoriale di Adm Puglia, Molise e Basilicata, Marco Cutaia, e dal sindaco del Comune di Taranto Rinaldo Melucci, alla presenza del direttore dell’Ufficio delle Dogane di Taranto Giuseppe Ciccarelli, e consente di avviare azioni sinergiche per la prevenzione e la repressione dei fenomeni illeciti connessi al commercio. "Con il rinnovo della firma del protocollo d’intesa anticontraffazione - dichiara il direttore Ciccarelli - si conferma una rilevante partnership istituzionale che rappresenta un importante presidio di legalità per la cittadinanza a tutela della sicurezza dei prodotti, del made in Italy e dei diritti di proprietà intellettuale».

"Abbiamo rinnovato questa collaborazione - ha commentato il sindaco Melucci - per offrire un ulteriore supporto all’attività della nostra Polizia Locale, già impegnata su diversi fronti. Ma anche per ribadire la nostra vicinanza a istituzioni da sempre impegnate a garanzia della concorrenza corretta, che in momenti di particolare difficolta economica è un elemento da salvaguardare».

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