Opere pubbliche
Taranto, «Stazione senza bar: il problema va risolto»
L’iniziativa del consigliere Pd Di Gregorio: consegna bottigliette d’acqua ai passeggeri
In estate inizieranno i lavori che cambieranno volto alla stazione di Taranto, ma il problema è oggi.
Il bar è chiuso per via di una procedura fallimentare ancora in corso, l’edicola e il suo distributore automatico hanno abbassato definitivamente la saracinesca per ragioni personali di chi la gestiva, la stazione sembra così abbandonata a se stessa e ai pochi lavoratori della biglietteria. Niente distributori automatici all’ingresso, in biglietteria, al binario o in sala d’attesa, per prendere un caffè bisogna uscire e incamminarsi fino a Porta Napoli dove si trova il bar più vicino. Questo è quello che rispondono i bigliettai ai viaggiatori in transito che chiedono dove poter acquistare anche solo una bottiglietta d’acqua. «Noi ci siamo attrezzati con i termos almeno per un caffè» dice una bigliettaia.
Bottigliette d’acqua che il consigliere regionale del Partito Democratico, Enzo Di Gregorio si è premurato di distribuire ai passeggeri del treno per Milano. «Chi parte o arriva in treno da Taranto non può dissetarsi o gustare un caffè o un latte caldo -ha fatto sapere Di Gregorio. Nei giorni scorsi ho evidenziato questa e altre situazioni di disagio a Rete Ferroviaria Italiana, RFI, ma non ho ottenuto i riscontri auspicati. Per questo, stamattina ho distribuito gratuitamente bottigliette di acqua ai passeggeri in arrivo e in partenza dalla stazione di Taranto».
Il consigliere ha spiegato che la sua iniziativa voleva essere uno stimolo affinché a Taranto siano garantiti i servizi essenziali in un’infrastruttura da cui transitano ogni giorno migliaia di persone. «In poco più di mezz’ora ho distribuito circa un centinaio di bottigliette d’acqua tra lo stupore, i ringraziamenti e l’incoraggiamento dei cittadini che hanno apprezzato il gesto e hanno lamentato i tanti disagi che sopportano quotidianamente» scrive il consigliere.
Renato Perrini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, lo accusa: «Sono al governo della Regione e della città da decenni. Perché non sono intervenuti prima?».
Perrini lamenta il fatto che il Partito Democratico, a cui Di Gregorio appartiene, sia «alla guida della Regione Puglia da 17 anni, al Comune di Taranto da oltre 15 anni e hanno governato fino al mese scorso, oggi qualcuno si ricorda che la stazione di Taranto non funziona? Sono anni che denunciamo questa situazione -dice Perrini. Per prendere i treni per Roma o altre parti d’Italia andiamo a Bari o a Brindisi. Naturalmente i trasporti sono una delle tante cose che non tralasceremo, ne abbiamo giù parlato con i parlamentari».
Il progetto di RFI che partirà in estate, prevede un nuovo edificio con biglietterie automatiche, bagni, bar e sedute collegato alla stazione tramite il sottopasso ferroviario. Ma c’è da chiedersi cosa accadrà.
I treni a lunga percorrenza che partono da Taranto, come quello per Roma, sembrano dei veri e propri viaggi della speranza. Oppure risultano essere costosissimi e pieni di cambi come quello per Milano. Un passeggero che parte da Taranto sa che dovrà affrontare tante ore di viaggio, munirsi di pazienza e tanta fortuna per i ritardi. Veramente vogliamo fargli affrontare tutto questo senza neanche aver bevuto una tazzina di caffè?