Lo scenario
Taranto ha la maglia nera per le malattie professionali
Sono 1.282 le denunce che sono state presentate tra gennaio e settembre 2022
TARANTO - Sono 1.282 le denunce di malattie professionali presentate nella provincia di Taranto tra gennaio e settembre 2022. Un valore da «maglia nera» cresciuto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando il numero di denunce era di 1068. Un numero gigantesco in confronto persino di intere regioni popolose come Piemonte e Sicilia che nell’intera regione raccolgono rispettivamente 964 e 944 denunce.
La provincia ionica, insomma, con circa 400mila abitanti, supera regioni in cui vivono milioni di italiani. Ma non è l’unica provincia pugliese. Anche il numero di 910 segnato nel 2022 dalla provincia di Lecce appare inquietante, soprattutto se si considerare che rispetto al 2021 l’aumento è del 38 percento: tra gennaio e settembre dello scorso anno, infatti, le denunce presentate nel Salento erano «solo» 659. A Bari, invece, i casi denunciati di malattie professionali sono passati tra il 2021 e il 2022 da 490 a 552, Brindisi invece scende da 442 a 412. Numeri stabili, invece nelle province di Bat e Foggia: la prima passa 121 a 129 e la seconda da 267 a 262. A pesare in modo così significativo sulla «questione Taranto», ancora una volta, sarebbe la presenza di amianto in grandi realtà lavorative come l’ex Ilva, ma anche lo stabilimento militare dell’Arsenale della Marina e le vecchie navi della forza armata: realtà in cui sono impiegati migliaia di tarantini e di pugliesi.
Ma tra i dati dell’Inail in possesso della Gazzetta, svettano anche altre cifre. Come gli infortuni: sui 22347 registrati in tutta la regione, è nel barese che si concentra il numero più elevato: ben 7928, circa 1800 in più rispetto al 2021. Ma anche quelli mortali possono fornire elementi per leggere un territorio: se infatti i morti per lavoro a Taranto fanno ormai più rumore, è Foggia la provincia che nel 2022 ha registrato il maggior numero: 16 infatti gli incidenti mortali denunciati nel territorio dauno nell’ultimo anno. E poi 15 a Bari, 9 a Lecce, 8 a Taranto, 3 nelle province di Bat e Brindisi.
Numeri che saranno uno degli argomenti al centro del convegno che partirà oggi proprio nel capoluogo ionico, organizzato dall’«Agi», Avvocati Giuslavoristi Italiani di Puglia e Basilicata, e intitolato “La tutela del Lavoratore tra prevenzione e protezione” e renderà Taranto per due giorni la capitale italiana del diritto del lavoro con la presenza di importanti specialisti del settore, magistrati e docenti universitari, e autorevoli avvocate e avvocati giuslavoristi si riuniranno nel capoluogo jonico per confrontarsi sui più recenti sviluppi della normativa a tutela del lavoratore. Una prima, storica occasione, in cui anche i professionisti del foro hanno scelto di puntare e dare voce alla prevenzione piuttosto che, come capita normalmente a un avvocato, ritrovarsi di fronte al fatto compiuto.
Per il convegno sarà a Taranto Tatiana Biagioni, Presidente Nazionale AGI, che ha sottolineato l’importanza dell’evento e dei temi trattati: «La tutela della sicurezza e la prevenzione sono due assi strategici per avere nel nostro Paese lavoro di qualità. Taranto per due giorni sarà la capitale di un confronto scientifico e giuridico su temi che sono fondamentali per rilanciare il mondo produttivo valorizzando la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori».