La novità

Moda, Martina Franca rilancia la sua sfida con il modello di Armani

Ottavio Cristofaro

Fabio Mancini, volto iconico di Armani, ha raccontato ai giovani la sua esperienza incitandoli a seguire e modelli «positivi»

MARTINA -  Formare i giovani e trovare strumenti per dare loro la possibilità di realizzare progetti, in un’ottica di crescita collettiva. Un concetto fortemente ribadito da Fabio Mancini, volto iconico di Armani, modello per diverse campagne internazionali, che da qualche tempo spende il suo tempo e la sua visibilità per lanciare messaggi positivi alle giovani generazioni, mettendole in guardia dal rischio di seguire modelli sbagliati. La sua è stata una testimonianza appassionante, che ha molto coinvolto le studentesse dell’Iiss Majorana di Martina Franca che hanno partecipato al talk in biblioteca comunale organizzato nell’ambito di Coaturier.

La seconda edizione del fashion event pugliese si è chiusa con l’impegno, da parte di tutti, di mettere a frutto quanto emerso durante questi due giorni dedicati alla moda, volutamente organizzati a ridosso di San Martino, la festa dei cappottari, con l’intento di riportare al centro della discussione della città e del circondario la bravura delle maestranze e la creatività delle imprese locali, messe in bella mostra nella spettacolare sfilata all’interno del Teatro Politeama Verdi. E non è un caso che Daniele Del Genio, presidente di Cna Puglia, tra gli organizzatori dell’evento in collaborazione con “La Ditta”, abbia lanciato l’idea di una fashion week pugliese, diffusa sul territorio, in accordo con le strategie di sviluppo e internazionalizzazione della Regione Puglia che, con il Comune di Martina Franca, la Camera di Commercio di Taranto e il Duc di Martina Franca, hanno sostenuto l’evento.

Proprio perché è il mondo a passare dalla Puglia, è opportuno che il territorio e le imprese si organizzino per capitalizzare le occasioni di incontro, rafforzare le reti ma, soprattutto, lavorare sulla propria identità, per raccontarsi attraverso le storie veicolate dai mezzi di comunicazione digitali, che abbattono notevolmente i costi di produzione, ma rendono più difficile la competizione tra i diversi territori.
In un mondo in cui centri e periferie hanno subito un rimescolamento, e grazie alle tecnologie digitali è possibile avere strumenti per farsi conoscere, è fondamentale puntare sulla autenticità, sulla storia e sulla tradizione, intesa come giacimento da valorizzare, come ha sostenuto Angelo Mellone, vicedirettore di Daytime Rai. “Il mondo passa da qui” ha detto Cristina Rizzo, presidente della fondazione Le Costantine, intervenuta nel panel del 10 novembre, raccontando come custodendo la tradizione è stato possibile essere coinvolti dai grandi brand del lusso, a partire da Dior.
Coaturier è stato questo: un nuovo passo verso una creazione di una rete territoriale che unisca qualità, eccellenza produttiva, visione internazionale e approfondimento culturale.

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