Sanità

Taranto, il 10 agosto scatta lo sciopero degli operatori sanitari dell'Asl

Redazione online

Ma il management attacca i sindacati, ' loro evitano confronto'

TARANTO - Protesteranno dinnanzi alla sede della Asl di Taranto il 10 agosto prossimo gli operatori della sanità a seguito dello sciopero indetto da FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL. I sindacati contestano «il totale fallimento delle relazioni sindacali con l’attuale direttore generale Stefano Rossi». Nonostante vi sia «un accordo regionale - aggiungono - e nonostante alcune Asl della Puglia lo abbiano già fatto, alla ASL di Taranto gli operatori sanitari non hanno ricevuto alcun riconoscimento economico per Covid, così come non è stata pagata ai lavoratori della sanità le seconda trance della produttività». Le organizzazioni sindacali parlano anche di «una incapacità generalizzata a riconoscere e promuovere quello che funziona. Un esempio su tutti il reparto di Oculistica che funziona perfettamente e nel quale il paziente ha la possibilità di essere visitato, di fare gli accertamenti che servono, e sempre nello stesso posto, se necessario fare l’intervento e le relative visite di controllo». Cgil, Cisl e Uil criticano la decisione «di frazionare sul territorio questa eccellenza e mettere così nelle condizioni il paziente di doversi spostare dall’ospedale Moscati al presidio di Massafra, passando dal SS Annunziata». In una nota, il direttore generale dell’Asl Stefano Rossi esprime «stupore e rammarico per il mancato confronto sindacale che avrebbe dovuto svolgersi nella giornata di oggi. La decisione di Cgil, Cisl e Uil di interrompere unilateralmente le relazioni sindacali, rischia di impedire o ritardare l'erogazione dei premi stabiliti a livello regionale proprio dalle organizzazioni sindacali». «Ma anche - conclude Rossi - di rinviare il raggiungimento di una intesa sul tema degli incarichi apicali del Comparto (le ex posizioni organizzative), che i dipendenti attendono da quasi cinque anni». 

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