IL CASO

Taranto, sindacati operatori sanitari «Proclamano lo sciopero ancor prima del confronto»

Giacomo Rizzo

Rossi ai sindacati: dialogo su riorganizzazione dei servizi. «Per le cataratte il servizio di day service sarà attivo a Massafra, dopo Manduria e Martina Franca, decongestionando così il SS. Annunziata»

I sindacati alzano le barricate e proclamano lo sciopero degli operatori sanitari per il 10 agosto, ma l’Asl interpreta l’annuncio dell’iniziativa di mobilitazione come una «fuga in avanti». Una riunione tra le parti è fissata per lunedì alle ore 13. Prima di questo confronto però, alle ore 10, il segretario della FP Cgil, Lorenzo Caldarolo, il segretario della Cisl FP, Aldo Gemma, e il segretario della Uil FPL, Emiliano Messina, hanno convocato una conferenza stampa per illustrare le ragioni della protesta e «denunciare - affermano in una nota - il totale fallimento delle relazioni sindacali con l’attuale direttore generale Stefano Rossi». Le organizzazioni sindacali parlano di «scelte aziendali, compiute dal management dell’Asl di Taranto, che non tengono conto delle necessità dell’utenza e del personale che opera in Azienda. Assistiamo, senza mai essere preventivamente convocati, a rimaneggiamenti di percorsi di cura incomprensibili».

Il direttore generale Stefano Rossi replica sostenendo che «il confronto sindacale è costante. Giovedì c’è stata una riunione, poi aggiornata a lunedì. Mi fa specie questa conferenza stampa tre ore prima su un tema specifico, che è quello della riorganizzazione dell’offerta oculistica. Entrando nel merito, aggiungo che la questione è tutta legata al fatto che abbiamo ritenuto, in ossequio alle migliori linee guida, che ad esempio per le cataratte, un intervento molto diffuso in relazione alla società sempre più anziana, il servizio di day service sarà attivo a Massafra, dopo Manduria e Martina Franca, decongestionando così il Santissima Annunziata». I day service sono «servizi assistenziali - precisa Rossi - che non devono essere erogati all’interno dell’ospedale ma, se possono, devono essere erogati in presidi territoriali come quello di Massafra, che tra l’altro offre una serie di diagnosi che garantiscono le prestazioni in tutta sicurezza. La gente entra la mattina ed esce nel pomeriggio dopo l’intervento. Questa riorganizzazione l’abbiamo fatta proprio per venire incontro alle esigenze dell’utenza, sfruttando a pieno le sale operatorie di Massafra che da tempo erano inutilizzate. Al Santissima Annunziata ci sono sei posti letto per interventi di chirurgia oculistica più importanti, ma i day service si dovranno fare altrove. Questo è il tema dell’incontro con cui ci confronteremo con le organizzazioni sindacali, ci mancherebbe altro. Ma la riunione era stata già fissata per lunedì».

FP Cgil, Cisl FP e Uil FP hanno contestato al management dell’Asl anche l’annuncio «a favore di telecamere di aperture di reparti - come l’hospice a Mottola - per i quali però non è mai stato convocato un incontro con le organizzazioni sindacali per valutare l’organizzazione del lavoro».

Anche in questo caso Rossi respinge al mittente le accuse, osservando che «si tratta invece di un grande traguardo per l’Asl di Taranto. È il primo hospice pubblico nella provincia di Taranto. Abbiamo utilizzato le risorse che avevamo già, attraverso una semplice mobilità interna di chi voleva, perchè era già assegnato a Mottola, impegnarsi in questo nuovo servizio assistenziale quanto più strategico perchè in filiera con l’offerta oncologica. Quando le cure della fase acuta purtroppo non servono più, c’è bisogno di cure palliative e queste possono essere erogate in tutta sicurezza, in una struttura come Mottola che obiettivamente ha spazi che meritavano la ricollocazione dell’utenza e anche dei nuclei familiari che gravitano. Questo - conclude il direttore generale dell’Asl - può avvenire nei soggiorni e in altre aree come la palestra che mettiamo a disposizione dei parenti degli utenti per vivere la vicinanza al proprio caro nel modo più dignitoso ma anche più pieno».

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