IL RIMPASTO

Taranto, il toto candidati tra posti in giunta e aziende comunali

Fabio Venere

Almeno due, forse tre, le novità nell’esecutivo. Giampiero Mancarelli sarà il presidente dell’Amiu mentre l’Infrataras andrà all’area guidata da Musillo

TARANTO - Una settimana. Entro il 22 giugno, il sindaco di Taranto (Rinaldo Melucci) dovrebbe essere in grado di sistemare tutte le tessere del suo mosaico.

Il capo dell’Amministrazione comunale, così come già riportato dalla Gazzetta, deve combinare le sue mosse intrecciando le scelte che farà per il rimpasto della giunta con le nomine dei vertici delle aziende controllate, Amiu e Infrataras.

Già, le società partecipate. Sulla (difficile) poltrona di presidente dell’azienda d’igiene urbana (Amiu), molto probabilmente ci sarà il segretario provinciale del Pd, Giampiero Mancarelli. Salvo imprevisti, la nomina dovrebbe essere ufficiale a partire dal 19 giugno, giorno in cui dovrebbe tenersi l’assemblea dei soci. È da valutare se il Municipio (socio unico) confermerà gli altri due componenti uscenti del consiglio d’amministrazione (Annalisa Adamo - area Pd vicina al consigliere Gianni Azzaro - e Daniele D’Ambrosio - area Centristi vicino al consigliere comunale Salvatore Brisci). Sul punto, ci sono indiscrezioni di segno opposto che si confermano e si annullano a vicenda. Si vedrà, evidentemente.

Per quel che riguarda, invece, la più piccola (43 dipendenti) tra le aziende partecipate comunali, l’Infrataras, la presidenza potrebbe andare ad un esponente vicino all’area guidata da Walter Musillo che in Consiglio comunale è rappresentata dal gruppo degli «Indipendenti per Taranto». Una soluzione di questo tipo, peraltro, consentirebbe a questi consiglieri di avere un ruolo nell’Amministrazione comunale, ma senza entrare a far parte dell’esecutivo. E questo potrebbe non dispiacere loro visto che sarebbero a debita distanza dal Pd, partito da cui uscirono clamorosamente. Dovrebbe, peraltro, continuare a far parte della maggioranza consiliare, ma (anche in questo caso) senza entrare in giunta pure il gruppo di Puglia popolare composto dai consiglieri Massimiliano Stellato e Gina Lupo. Che non sono più tornati nella squadra del sindaco Melucci dopo la revoca del mandato conferito ad Anna Tacente. E proprio da quella decisione, l’esecutivo municipale ha una casella vuota.

Gli assessori in carica, infatti, sono otto e non, invece, nove come pure potrebbero essere in base alla legge. A questa casella sguarnita, nell’ormai prossimo rimpasto, dovrebbe aggiungersi quella del tecnico in quota a Melucci, Augusto Ressa (Urbanistica) mentre sembrano essere in calo anche le quotazioni di Deborah Cinquepalmi (Pd, Pubblica istruzione). Per questa ragione, dunque, i nuovi volti nella giunta comunale saranno sicuramente due, ma potrebbero essere anche tre.

E chi saranno? Qui il terreno sembra essere più complicato rispetto alla scelta nelle Partecipate. È possibile, però, ipotizzare che l’area che fa riferimento al consigliere Piero Bitetti (Italia in comune) chieda e ottenga l’assessorato all’Urbanistica in aggiunta alla postazione già occupata da Gianni Cataldino (Polizia locale). Gli altri posti? Al Pd - la cui possibile espansione è però guardata con molta diffidenza dal resto degli alleati - oppure a un nuovo tecnico in quota allo stesso Melucci.

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