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Alla Milano Fashion Week la moda «apocalittica» con l'hairstylist di Pulsano

Alessandro Salvatore

Eufemia Musio ha curato insieme ad alcuni colleghi i tagli di capelli della sfilata post-apocalittica del marchio Extremedy

Dietro la sfilata post apocalittica del marchio Extremedy nel suo debutto alla «Milano Fashion Week», c’è anche un segno Made in Taranto. È quello dell’hairstylist di Pulsano Eufemia Musio che, assieme ai colleghi Francesco Estini e Gianni Rizzi, espressioni dell’azienda Kemon, hanno curato le acconciature di più di quaranta persone, tra modelli e modelle. «Un’esperienza impegnativa ma interessante - hanno commentato gli acconciatori -. Ringraziamo Kemon e il suo art director Mauro Galzignato per quest’occasione di crescita professionale. Il mestiere di parrucchiere è in continua evoluzione, e partecipare a eventi importanti come questo è fondamentale per prendere spunti e trarre quell’ispirazione necessaria a riportare nei nostri saloni sempre nuove idee e innovazioni».

L’arte del taglio dei capelli, Musio la pratica da ventisette anni, con gli ultimi quindici vissuti con sentimento nel suo salone di Pulsano. «Sì, la passione è l’ingrediente per andare avanti in questo duro mestiere e viverlo con leggerezza» racconta l’hairstylist alla «Gazzetta» dopo l’esperienza nel background della sfilata-evento autunno/inverno 2021 di Extremedy.
Sulla passerella milanese è andato in scena un autentico spettacolo, firmato dalla fondatrice e creatrice marocchina Madi Abaida, che ha aperto il suo guardaroba esplosivo. Tra macchine della polizia circondate da fiamme, un ex galeotto a sfilare (il modello ipnotico americano Jeremy Meeks, con un arresto per detenzione illegale di armi) e una pioggia di banconote dal cielo, è emerso il messaggio rivolto in primis alle donne: credere in se stessi ed esprimersi in libertà è l’unico modo per avere successo. È questa la via che solca con il suo lavoro Eufemia Musio, la quale è avvezza agli scenari internazionali della moda, come dimostra una sua precedente (2019) trasferta in Sud Africa, all’interno del progetto «Kemon Hub». Una delle tante tappe formative della creativa pulsanese, la quale, davanti alla domanda sul proprio «significato di bellezza», risponde così: «La bellezza è vedere la felicità nei clienti che, dopo un intervento estetico, si sento veramente se stessi».
Il piacevole, dunque, parte dall’interno di una persona. Quel fluido spirituale capace di accendere la propria personalità. Questo è il marchio di fabbrica di Musio, la quale è una musa per i suoi clienti, tanto da aggiudicarsi il primo premio al concorso nazionale di franchising «Capelli for you», azienda leader in Italia nel settore calvizie. Questo è l’effetto di una tecnica basata su protesi, che riproduce naturalmente l’attaccatura dei capelli. Un metodo cristallino, che ha come unico fine il bello di se stessi.

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