La decisione

Presunta truffa Inail Taranto, Corte dei Conti assolve indagati

Redazione online

Revocato il sequestro patrimoni all'ex dirigente Giuseppe Mario Cantore e ad altri 5 indagati

La Corte dei Conti, Sezione seconda d’Appello di Roma, ha assolto definitivamente il dottor Giuseppe Mario Cantore e altri 5 indagati, dall’imputazione di danno erariale da disservizio contestato all’epoca in cui risultavano dipendenti dell’Inail di Taranto.
Negli anni Novanta, agli imputati vennero contestati in sede penale vari reati, anche la truffa, accusati a vario titolo di aver realizzato un illecito sodalizio per lucrare sulle pratiche di infortunio trattate all’Inail.

All’epoca il dottor Cantore era primario medico legale, incaricato, assieme agli altri imputati, delle verifiche sanitarie sui lavoratori in materia infortunistica. A seguito del processo penale, definito in sede di appello con sentenza dichiarativa della prescrizione (in primo grado furono 29 le condanne), la Procura regionale della Corte dei Conti di Bari, dopo aver escluso la ricorrenza di un effettivo danno patrimoniale, aveva ritenuto sussistere un danno da disservizio, quantificato in circa 400mila euro oltre alle spese del giudizio, da addebitarsi in via solidale a carico di tutti i convenuti. All’esito dell’appello proposto dal dottor Cantore - difeso dall’avv. Pietro Quinto - e da altri imputati, la Sezione d’Appello della Corte dei Conti di Roma, li ha assolti da ogni addebito contestato, revocando il sequestro patrimoniale precedentemente disposto, e condannando la parte pubblica al pagamento delle spese processuali.

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