Riconosciuta seminfermità mentale

Martina Franca, uccise pensionato dopo una lite, Cassazione conferma 17 anni di carcere a 35enne

Redazione online

L'episodio nel 2015, nel Tarantino. La vittima fu colpita con una serie di coltellate e il bastone spezzato di una scopa

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 17 anni e 5 mesi di reclusione nei confronti di Angelo Semeraro, di 35 anni, accusato dell’omicidio del 69enne pensionato Martino Aquaro, avvenuto il 7 febbraio 2015 all’esterno della villetta della vittima, a Martina Franca (Taranto), in via Madonna Piccola. All’imputato era stata riconosciuta la seminfermità mentale.
L’omicidio sarebbe avvenuto dopo una lite. Aquaro aveva scoperto Semeraro in un terreno di pertinenza della sua abitazione estiva. La vittima fu colpita con una serie di coltellate e il bastone spezzato di una scopa. In primo grado l'imputato fu condannato dalla Corte d’Assise a 20 anni di carcere, ridotto a 17 anni e 5 mesi in appello.

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