Sciopero generale, il 20 marzo prossimo, dei lavoratori della Cittadella della Carità, struttura che opera in convenzione con l’Asl per l’erogazione di prestazioni sanitarie. «Le notizie assolutamente contrastanti tra quanto dichiarato dalla Fondazione - sottolinea in una nota il segretario generale della Uil Fpl, Emiliano Messina - e quanto stanno vivendo, in termini di incertezza lavorativa i dipendenti dell’ente, non sono segnali che intendiamo sottovalutare. In queste ore, se pur non da fonti ufficiali, si apprende di una grave difficoltà finanziaria in cui verserebbe la Fondazione eretta in Ente Morale».
In una comunicazione «di gennaio scorso - aggiunge il sindacalista - la Direzione della Cittadella della Carità annunciava che a fronte del ritardo nel pagamento dello stipendio, si stava adoperando per ottenere nuove coperture di credito onde evitare ulteriori ritardi nell’erogazione degli stipendi. E poi un’ulteriore nota in cui la Fondazione parla della necessaria ulteriore ricapitalizzazione dell’Ente».
La Uil Fpl teme «come spesso è accaduto nel territorio del tarantino, che la struttura finisca insieme al capitale umano e professionale, svenduta al miglior offerente. Una eventualità drammatica ma che purtroppo non possiamo escludere totalmente e che sta mettendo a dura prova la serenità dei circa 160 lavoratori che da anni assicurano al territorio un servizio sanitario di qualità».