Trasporti
Taranto, Ctp, Albanese «ascolta» i comuni
Il 10 gennaio l’assemblea dei soci, ma Cuscela (Fit Cisl) avverte: ecco i nodi irrisolti
TARANTO - Ctp, il 10 gennaio l’assemblea dei soci. Da quel che risulta alla Gazzetta, l’amministratore unico, Egidio Albanese, si confronterà con i sindaci (o i loro rappresentanti) dei comuni che detengono le quote del Consorzio trasporti pubblici. All’ordine del giorno, c’è il cosiddetto fabbisogno territoriale. Uscendo dal gergo, in altre parole, il massimo esponente dell’azienda di trasporto provinciale vuole verificare direttamente dalle amministrazione comunali se (ed in quale misura) il servizio debba essere modificato. Collegamenti da perfezionare, orari da modificare, zone da servire meglio. Sono, pardon dovrebbero essere, i tre pilastri che reggeranno l’assemblea di gennaio.
Intanto, giovedì prossimo, 27 dicembre, il Consiglio comunale di Taranto si riunirà per confrontarsi sulla proposta di delibera del Municipio per la cessione della sua partecipazione proprio nel Ctp (5,94 per cento). Sul punto, la maggioranza non sembra assolutamente compatta.
Intanto, in attesa del Consiglio comunale e dell’assemblea dei soci, i sindacati non nascondono le proprie preoccupazioni sul presente e sull’immediato futuro dell’azienda di trasporto. Il segretario aziendale della Fit Cisl, Cosimo Cuscela, fa sapere che le organizzazioni sindacali hanno già iniziato con l’amministratore unico, Egidio Albanese, un percorso sulle varie problematiche e sulle relazioni industriali e sui nodi irrisolti e «siamo contenti del rapporto - assicura il sindacalista - che si è instaurato con lui. Ma, detto questo, permangono alcune criticità da affrontare e risolvere nel più breve tempo possibile con la direzione aziendale».
E quali sarebbero i problemi sul tappeto? «Bisogna discutere sull’indennità del personale amministrativo e di quello che opera nei cosiddetti impianti fissi (si tratta degli addetti alle officine e ai servizi di pulizia)». E poi, cos’altro non va? «Ci sono - insiste Cuscela - continue modifiche e la soppressione dei turni per gli autisti su cui serve una correzione di rotta e poi dobbiamo siglare un accordo sul servizio a noleggio, e ridimensionare - insiste il segretario aziendale della Fit Cisl - quello che, secondo noi, è un eccessivo utilizzo dello straordinario sia occasionale che programmato».
L’elenco stilato dal sindacalista prosegue con la necessità di verificare alcune linee, e con quello di definire un «accordo sui turni e una politica di rinnovamento del parco mezzi obsoleto nonostante - denuncia Cosimo Cuscela - in autunno siano arrivati quaranta nuovi autobus che, però, non sono assolutamente sufficienti a fornire un servizio adeguato».
Il segretario della Fit Cisl, infine, non nasconde le sue preoccupazioni per gli aspetti più strettamente finanziari. «Siamo passati da un bilancio, quello del 2016, in attivo di circa 653mila euro ad uno, quello del 2017, in negativo di circa 97mila euro, e questo nonostante i vari risparmi rispetto all’anno precedente. Certo, sappiamo bene che l’avvocato Albanese si è insediato appena lo scorso 12 settembre, ma non possiamo nascondere i nostri timori sulla situazione economica attuale. Per questo - conclude Cosimo Cuscela - già a gennaio potremmo richiedere un incontro specifico sul tema all’amministratore unico ma anche alla Provincia».
E, infine, sulla possibile uscita del Comune di Taranto dal Ctp, il sindacalista della Fit Cisl si limita a dire: «Considerate le vicissitudini degli ultimi mesi che hanno visto, loro malgrado, protagonisti i lavoratori, chiediamo solo di valutare il tutto per il bene dei dipendenti, degli utenti e dell’azienda. Anche perché, a breve, ci saranno le gare per l’affidamento delle linee e l’eventuale dismissione delle quote da parte del Comune, potrebbe non passare in secondo piano».