La decisione del gup

Taranto, omicidio imprenditore agricolo: assassino condannato a 16 anni

Redazione online

Salvatore Mele, 30anni, giudicato con il rito abbreviato, è accusato dell’omicidio di Ciro Piccione ucciso con due colpi di pistola calibro 7,65 il 12 maggio del 2017 a San Giorgio Jonico

TARANTO - Il gup del tribunale di Taranto Benedetto Ruberto ha condannato con il rito abbreviato a 16 anni e otto mesi di reclusione Salvatore Mele, 30enne, accusato dell’omicidio dell’imprenditore agricolo Ciro Piccione, di 29 anni, ucciso con due colpi di pistola calibro 7,65 il 12 maggio del 2017 a San Giorgio Jonico. Mele, operatore ecologico di Lizzano, è il fidanzato della figlia di un’amica della vittima. Secondo il suo racconto, il delitto sarebbe maturato durante una colluttazione nata mentre Mele stava manifestando all’imprenditore il proprio dissenso e quello della sua fidanzata rispetto all’amicizia che Piccione coltivava nei confronti della madre di quest’ultima.

Sempre secondo Mele, durante la discussione in un deposito agricolo nelle adiacenze dell’abitazione dei genitori, Piccione avrebbe impugnato e puntato contro di lui una pistola. Durante la colluttazione sarebbero partiti i due colpi che raggiunsero il malcapitato all’addome e alla coscia destra. Mele, accusato di omicidio volontario con dolo di impeto, successivamente si sarebbe disfatto della pistola, lanciandola in mare. Il gup ha riconosciuto una provvisionale di oltre mezzo milione di euro per i familiari della vittima, costituitisi parti civili. Il pubblico ministero Maurizio Carbone aveva chiesto per l'imputato, difeso dall’avv. Franz Pesare, la condanna a 16 anni e 8 mesi.

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