a taranto

L’agenzia viaggi non riapre e scattano le denunce

Maristella Massari

Un cartello di scuse ai clienti sulla saracinesca di via Dante

TARANTO - Le saracinesche della storica sede di via Dante sono abbassate e da qualche giorno, al centro dell’ingresso, c’è un cartello con la scritta: «Spiace dover comunicare ancora che questa agenzia rimarrà chiusa anche dopo il 19 maggio per cause di forza maggiore. Chiunque ne avesse motivo e/o interesse può prendere contato con l’amministratore provvisorio che darà risposta ad ogni tipo di domanda all’indirizzo mail».

Quel che preoccupa è l’avverbio «ancora». Che succede all’«Appia Viaggi», la rinomata agenzia fondata quasi 50 anni fa dalla compianta Maria Ruta, donna coraggiosa e lungimirante, imprenditrice tenace e risoluta che negli ‘90 arrivò a guidare addirittura Confcommercio conducendo una indimenticabile battaglia contro il racket delle estorsioni?

Il primo avviso, su quella stessa saracinesca di via Dante, era comparso il 15 maggio annunciando che l’agenzia avrebbe riaperto il 19. Ma sabato scorso, l’«Appia Viaggi», al pubblico non ha riaperto.

La titolare dell’agenzia, unica responsabile dell’azienda in accomandita semplice, è scomparsa a dicembre. Prima di quella data non si era palesata nessuna avvisaglia che facesse pensare a problemi di amministrazione. Tant’è che l’agenzia ha fornito come sempre, con disponibilità e puntualità, tutti i servizi richiesti in questi mesi.

I problemi sarebbero sorti dai primi di maggio quando i titolari di liste nozze, liste aperte per celebrare ricorrenze importanti come lauree, anniversari e compleanni, hanno cominciato a chiedere informazioni sui viaggi che avrebbero dovuto essere stati già prenotati e in parte anche pagati e che, di lì a poco, visto che ormai l’estate è alle porte, avrebbero dovuto realizzare.

Quando l’«Appia» non ha riaperto i battenti - e ci auguriamo che si tratti solo di un problema momentaneo dovuto alla riorganizzazione di un’azienda che per Maria Ruta era tutta la sua vita -, i clienti con i titoli di credito già versati hanno cominciato a chiedere spiegazioni. Prima via mail, poi direttamente in via Dante.

Non avendo ricevuto risposte rassicuranti - secondo quanto ci è stato riferito -, un gruppo di loro si è riunito per discutere sul da farsi. Le situazioni sono diverse. C’è chi, come due coppie di futuri sposi, ha in conto in agenzia cifre considerevoli di diverse migliaia di euro versati come quote regalo da parenti e amici.

Valutate tutte le ipotesi possibili e ascoltato il parere di un legale, i clienti dell’agenzia, ieri mattina hanno deciso di passare alle vie di fatto per cautelare i loro interessi. E così, singolarmente, si sono recati al Comando della Guardia di Finanza per denunciare l’accaduto. Per il momento gli esposti presentati sono 6. Raccontano vicende tutte molto simili. Cambiano solo i nomi di chi le ha presentate e l’entità della cifra. Nel frattempo, aspettando di capire come si evolverà la situazione, qualcuno ha riprenotato il viaggio direttamente con il tour operator, qualcun’altro ha riposto la valigia in soffitta.

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