Animali in famiglia
Sterilizzare cani e gatti può essere prevenzione
L’utilità di questa pratica dal punto di vista sanitario anche per i nostri amici pelosi di casa (oltre che per i randagi)
Sterilizzare i nostri amici animali di casa è quasi una necessità perché, come vedremo, fra i due mali bisogna scegliere il minore. Il buon Dio li ha dotati dei rispettivi apparati riproduttivi per assolvere a quella importante funzione di riproporre la specie, cosa che inesorabilmente continua a succedere per tutti gli animali che vivono nel loro ambiente naturale. Purtroppo per la stragrande maggioranza dei nostri pelosi che vivono con noi in ambito domestico per svariate ragioni questo è molto difficile che possa accadere. E così non va bene, perché andare contro natura presto o tardi possono insorgere problematiche complesse soprattutto dal punto di vista della salute. Quindi procedere alla sterilizzazione preventiva di cani e gatti che vivono con noi è quasi obbligatorio a protezione della loro buona salute.
Questo, per altri versi, vale anche per i randagi, in primis perché si tratta di animali molto prolifici: procreando all'infinito, vanno ad incrementare il fenomeno del randagismo con ripercussioni molto indesiderate. Sono spesso vittime di incidenti stradali, che coinvolgono anche vite umane e quelli che vengono catturati finiscono per trascorrere il resto della loro vita nei rifugi non sempre accoglienti.
Anche per i nostri amici pelosi di casa le motivazioni per la sterilizzazione preventiva sono molte ed anche importanti poiché agiscono a favore della loro incolumità. Infatti, per le femmine sia di cani che di gatti sterilizzate in prossimità della comparsa del primo calore il rischio di patologie a carico degli organi della sfera riproduttiva è quasi nullo. Potranno anche godere di una migliore aspettativa di vita assieme ad una minore irrequietezza ed aggressività che spesso manifestano molti soggetti integri.
Ancora più importante è la maggiore prevenzione di alcune malattie dell’apparato riproduttore, come possibili tumori mammarici ed ovarici, ma anche neoplasie testicolari per i maschi, unitamente ai frequenti casi di disturbi prostatici frequenti verso una certa età. Ci sono poi severi altri mali che si possono evitare: le infezioni uterine come la piometra, temutissima malattia da codice rosso che quando compare per la povera bestiola diventa obbligo l’operazione con estrema urgenza (altrimenti l'esito è quasi sempre fatale).
C'è poi un'altra patologia che affligge molte cagnoline: «la gravidanza immaginaria». Anche se è meno grave, si tratta di un disturbo comunque molto fastidioso anche per la sua frequente ricorrenza: in molte cagnoline non sterilizzate è solito manifestarsi dopo ogni calore. È opportuno precisare che il latte elaborato dalla mammella in assenza dei cuccioli, poiché non viene poppato, crea una congestione mammaria con processi infiammatori delle mammelle e le conseguenti ed inevitabili pericolose mastiti. Questa patologia anche se meno grave delle altre, a seguito dei suoi frequenti episodi recidivanti spesso apre la strada alla possibile formazione di noduli mammari , motivo poi di grande apprensione per i padroni. Questa si chiama anche gravidanza isterica o pseudo gravidanza e scaturisce da una aumentata attività secretoria di prolattina da parte delle ovaie per il mantenimento della lattazione. In questo caso l'assenza dei cuccioli costituisce solo una grande sofferenza «psichica» per la mancata mamma, poiché cerca continuamente i cuccioli che non ha, ma in contemporanea c'è anche una grande sofferenza «fisica» per i fastidiosi disagi che la malattia mammaria di solito comporta.
Da tener presente che il possibile effetto preventivo della sterilizzazione viene meno se l’intervento di ovariectomia o di ovario isterectomia (cosiddetto svuotamento totale) o quello di orchiectomia per i maschi (castrazione) viene eseguito con ritardo (ad esempio dopo il terzo calore per le femmine).
Concludendo devo dire che la sterilizzazione in ottica preventiva, ovvero fatta in giovanissima età, è veramente vantaggiosa, perché come è noto a molti, soprattutto nelle femmine, si assiste ad una drastica riduzione di subire il tumore mammario di circa il 90%, oltre al tumore dell’utero e delle ovaie, sempre in agguato per quelle che non vengono sterilizzate e che non fanno cucciolate.
Nella mia lunga carriera professionale ho sempre dovuto curare ed operare delle pazienti anziane non sterilizzate con queste patologie. Devo affermare che operarle ad una certa età, quando di solito ci possono essere presenti altre patologie, spesso severe, come sofferenze epatiche, affezioni cardiologiche, disfunzioni renali ed altro, è molto più rischioso da eseguire un intervento chirurgico di piometra e di tumore mammario rispetto a quando, giovanissime, essendo in buona salute, possono essere sterilizzate senza correre alcun tipo di pericolo.