Animali in famiglia

Abbandonare Fido è un atto crudele

Marco Smaldone

«L’abbandono è come uccidono i vigliacchi», lo slogan scelto per questo triste fenomeno dalla notissima conduttrice televisiva Licia Colò, testimonial d'eccezione, nella campagna di Roma Capitale contro l'abbandono degli animali da compagnia

«L’abbandono è come uccidono i vigliacchi», lo slogan scelto per questo triste fenomeno dalla notissima conduttrice televisiva Licia Colò, testimonial d'eccezione, nella campagna di Roma Capitale contro l'abbandono degli animali da compagnia. Si tratta di una lodevole ed importante iniziativa presentata di recente nella nostra capitale, grazie anche alla sensibilità del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il quale ha dichiarato che la cura ed il benessere degli animali deve essere sempre uno dei tratti distintivi della città solidale ed inclusiva che vogliamo costruire ogni giorno.

Il fenomeno dell'abbandono degli animali era e continua ad essere una vera e propria calamità. Si tratta di un atto crudele ed irresponsabile a danno di tante povere bestiole che dall’oggi al domani si trovano improvvisamente catapultate per strada. Fenomeno questo che tende a verificarsi in particolar modo nel periodo estivo quando si è in partenza per le vacanze e per un viaggio. È il momento in cui persone irresponsabili si interrogano solo all'ultimo istante su dove e a chi lasciare il proprio Pet. E purtroppo, nonostante l’esistenza di canili e dog sitter ed altre possibili soluzioni, talvolta la scelta più rapida oltre che economica resta la spietata e disumana risoluzione dell'abbandono.

Per simili comportamenti non esistono scusanti al mondo. Come è ormai noto che i nostri amici animali di casa, soprattutto il cane, sono esseri senzienti e pertanto provano sensazioni simili a quelle nostre. Quando si ritrovano improvvisamente abbandonati nel ciglio di una strada, nel traffico cittadino o ancora peggio lungo statali e autostrade con macchine sfreccianti a grande velocità corrono un elevatissimo rischio di incidenti anche mortali. Inconveniente questo non solo per loro, ma anche per gli ignari conducenti di auto che hanno la sfortuna di investire involontariamente ed inaspettatamente quelle povere bestiole. Ma quando miracolosamente non soccombono, le conseguenze di questo atto ignobile possono indurre gravi lesioni di tipo traumatico come estese ferite fratture ed altro, spesso anche implicazioni di tipo psicologico che scaturiscono dalla grande paura e dal forte stress.

Danni a volte indelebili. Il cane, come sappiamo, è dotato di fedeltà innata verso il padrone e dal momento in cui viene abbandonato comincia per lui un'assidua ricerca del suo infame padrone nella speranza di ritrovarlo, cosa purtroppo quasi sempre vana. Come in tutte le regole esistono le eccezioni e anche in questo caso alcune volte viene rintracciato l'ignobile padrone, poiché il soggetto abbandonato era provvisto di microchip. La legge in questo caso non perdona. L'articolo 727 del Codice Penale dice che chiunque abbandona animali domestici (o che abbiano acquisito abitudini della collettività) è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenta da 1000 a 10.000 euro.

Vediamo adesso come ci dobbiamo comportare quando troviamo un cane vagante. Nel caso trovassimo in particolare un cucciolo la prima cosa da fare è cercare di prenderlo per impedirgli di essere travolto dalle auto in transito. Ma attenzione potrebbe essere molto nervoso ed impaurito e quindi va avvicinato con cautela, dimostrandogli fiducia. Una volta preso andrà subito valutato il suo stato generale di salute per cui ispezionarlo accuratamente per capire che non abbia subito ferite e che non sia stato assalito da parassiti come zecche, pulci ed altro, molto presenti in questa stagione calda. Le stesse attenzioni, con un po’ di prudenza in più, devono essere riservate anche per i soggetti adulti.

Successivamente è bene informare la Polizia locale ed in primis i Vigili urbani, il Servizio veterinario e Canile sanitario di zona. Dopo il recupero si potrà accertare se il soggetto è in possesso di microchip per poter rintracciare al più presto l'eventuale proprietario: delle volte, infatti, non si tratta di abbandono, ma di un cane scappato dalla sua abitazione e in questi casi di solito i padroni sono sempre impegnati in una affannosa ricerca e potranno apprendere con felicità del ritrovamento riaccogliendolo in famiglia.

Un altro importante risvolto negativo provocato dagli abbandoni (non solo estivi) consiste nel fenomeno dei cani rinselvatichiti. Capita infatti che i cani abbandonati dall'uomo nelle campagne, tornano alla vita dei loro predecessori, ad esempio del lupo, formando dei branchi. In questo caso il cane può rendersi ancora più pericoloso del lupo stesso, perché siccome conosce l'uomo non lo teme ed in preda alla fame, può anche aggredirlo. Quello che normalmente succede è che questi branchi di cani rinselvatichiti, spesso formati anche da soggetti di notevole taglia, si rendono responsabili di incursioni predatorie a casolari, abitazioni di campagne e masserie, assalendo pollai, ovili e stalle, facendo scempio di decine se non centinaia di galline e spesso anche di molti capi di bestiame.

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