Sport

Bari, 3 società fanno vasca comune per far tuffare i campioni di casa

Patrizia Nettis

Da lunedì via libera ai dieci atleti di interesse nazionale. Presto in acqua anche gli altri agonisti

BARI - Tre società insieme per far ripartire il nuoto barese. E soprattutto non far affogare le speranze dei più giovani. A Bari si fa squadra per riemergere dall’emergenza e consentire agli atleti di interesse nazionale del capoluogo pugliese di rituffarsi in piscina. «I delfini», «Cus Bari» e «New Olimpic Bari» si sono messi insieme per virare oltre la crisi.

Pronti, via da lunedì ci si tuffa nella vasca della piscina «I delfini» che generosamente metterà a disposizione l’impianto. I gestori della struttura, Giuseppe Magaletti e Nunzia Calabrese, avevano già svuotato la vasca, ma non se lo sono fatti ripetere due volte. L’hanno riempita di nuovo e l’hanno riscaldata, nonostante non sia proprio una passeggiata farlo, sia in termini economici che di tempo, e ora è tutto pronto. La sanificazione è stata ovviamente fatta come l’adeguamento a tutte le norme igienico-sanitarie soprattutto negli spazi comuni e negli spogliatoi nel rispetto rigoroso di tutte le linee guide della federazione e del Governo. Del resto in piscina si è abituati da sempre a rispettare norme igieniche precisissime. La pulizia è la norma, non l’eccezione. In piscina non si pulisce, ma si mantiene pulito, si usa dire.
Oggi pomeriggio ci sarà una riunione per capire come dividere gli atleti per fasce orarie, coprendo tutta la giornata, soprattutto per garantire il giusto distanziamento negli spogliatoi. In realtà il numero di nuotatori è comunque esiguo.
In totale a scendere in acqua saranno dieci atleti di interesse nazionale e precisamente quattro per «I delfini», quattro per il «Cus Bari» e due per la «New Olimpic Bari». Saranno divisi in orari differenti e ogni società si allenerà come a casa propria con i suoi rispettivi tecnici. Solo la vasca, la «casa madre», sarà la stessa per tutti.
Tra gli atleti di interesse nazionale c’è la stella del nuoto barese, Ginevra Masciopinto, 18 anni, tesserata per il Circolo Canottieri Aniene, la stessa squadra delle due big pugliesi Elena Di Liddo e Benedetta Pilato e della Divina Federica Pellegrini. «Mascio» quest’anno si è sempre allenata tra la piscina de «I delfini» e il Cus con cui la società di Magaletti e Calabrese ha una stretta collaborazione nella gestione degli atleti.

A seguire Masciopinto a bordo vasca c’è il suo tecnico di sempre, Michele Giardino, che alla «Gazzetta » spiega: «Quella di lunedì è un’apertura simbolica attraverso cui vogliamo dare un segnale soprattutto ai ragazzi, agli adolescenti: il nuoto non si ferma ed è già pronto a ripartire. Ho sentito tanti giovani scoraggiati in queste settimane. Credono che non potranno più scendere in acqua, che lo sport smetterà di esistere, che non si potrà più nuotare. Così non è e così non sarà. Per il momento ripartono gli atleti di interesse nazionale, così come segnalato dalla federazione, ma aupichiamo che nelle prossime settimane sia dato il via libera a tutti gli agonisti e quanto prima si possa iniziare a programmare il riavvio di ogni attività».

Michele Giardino nella vita di tutti i giorni è un medico, specializzazione Medicina interna. Si occupa in particolare diabetologia e diagnostica vascolare, ma a bordo vasca ci ha passato la vita ed è pronto a tornarci. Ha insistito tanto perché si potesse riaprire: «Ripartiremo come se fosse settembre – spiega – . Il preparatore atletico ha già avviato la preparazione dei ragazzi e loro non vedono l’ora di tornare in acqua». Quando hanno saputo che c’era una vasca pronta ad accoglierli hanno fatto salti di gioia: «A livello mentale sono molto più carichi dopo questo stop forzato – dice Giardino – non sono quindi preoccupato di eventuali contraccolpi perché non ce ne saranno. E anche il fatto che non ci siano gare da preparare nell’immediato non influirà anche perché gli obiettivi sono comunque vicini. Penso a Ginevra per esempio: gli europei sono l’anno prossimo ma è come se fossero dietro l’angolo e questo un nuotatore lo percepisce».
Si ripartirà con lavori di tecnica e di resistenza, senza trascurare la velocità e aumentando piano piano l’intensità. Come se si iniziasse una nuova stagione, appunto. Nuotare, in fondo, non è altro che una ripartenza costante. E’ virare, sempre. 

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