Il ricordo
Bari dice addio a Margherita Porfido, anima del Talos Festival di Ruvo
La clavicembalista era docente al Conservatorio «Piccinni»
Comunità musicale pugliese in lutto. Già indebolita da un male subdolo si è spenta a 68 anni la clavicembalista e operatrice culturale Margherita Porfido. Moglie del trombettista Pino Minafra e madre del pianista Livio, la Porfido aveva rappresentato la «spina dorsale» del Talos Festival negli anni in cui la manifestazione di Ruvo si era imposta tra le principali officine creative europee. Il suo era spesso un ruolo vissuto dietro le quinte, ma comunque fondamentale perché sapeva con la sua saggia concretezza bilanciare gli impulsi creativi del coniuge. Docente al Conservatorio «Piccinni», era innamorata del clavicembalo, strumento al quale si era dedicata cercando di ampliarne il repertorio. In questo senso, è inevitabile ricordare il suo disco Nuove musiche per clavicembalo del 1995 che conteneva brani scritti per lei da Giorgio Gaslini, Bruno Tommaso e Giancarlo Schiaffini, tra gli altri. Una linea proseguita in epoche più recenti con il bel Margherita’s Miniatures edito da Digressione Music. E sempre per l’etichetta discografica molfettese aveva inciso Da Gesualdo a Piccinni, un percorso ragionato tra opere di grandi compositori meridionali del passato.
Mai paga del proprio operato, non aveva gettato la spugna nemmeno quando il Talos, la «creatura» di famiglia, era stato affidato ad altre mani: sua infatti la creazione del festival e del concorso dedicati alla celebre clavicembalista polacca Wanda Landowska che era rapidamente diventato un punto di riferimento internazionale per i cultori dello strumento. Un’eredità culturale non facile la sua, che ora passa di mano al figlio Livio.