Canale 5
Riecco «Melaverde» al profumo del pane di Laterza, tra maioliche e pietanze arrosto
Torna stamane, alle 10.55, il viaggio dedicato agli antichi mestieri della città nel Tarantino
Il pane di Laterza (Taranto), la carne al fornello, la maiolica laertina e la gravina sono ancora protagonisti sulle reti tv Mediaset. Oggi alle 10.55, su Canale 5, quinta replica di un ampio servizio, di cui è autore Luca Liberati, nella trasmissione Melaverde condotta da Edoardo Raspelli, con la regia di Giancarlo Valenti. Il servizio, nato un’idea del produttore Giacomo Tiraboschi, è andato in onda la prima volta il 14 febbraio 2010. Sfilano gli antichi mestieri, quelli del fornaio, del macellaio e dell’artigiano della maiolica, scelti dall’allora sindaco Giuseppe Cristella.
Il pane di Laterza è di grano duro con la caratteristica straordinaria di conservarsi per oltre dieci giorni, grazie soprattutto ad una lunga lievitazione e una lenta e profonda cottura in forni a legna, a 400 gradi. Nelle oltre 50 macellerie con un forno a legna si cuoce marro e gnumrrjed (involtini di interiora di agnello), bombette (fettine di pancetta di maiale con peperoncino e speck), spiedini di agnello con cipolla, salsicce e salsicciotti di maiale, bistecche di manzo. Il tempo di far cuocere la carne e poi, altra caratteristica delle macellerie di Laterza, ci si accomoda all’interno o, in qualche caso, in antiche sale di un palazzo gentilizio.
Invece, la maiolica nasce dall’argilla che viene passata al tornio, una volta a pedale ma oggi fatto girare da un motorino, mentre la formatura si fa ancora completamente a mano.
Tappa anche alla gravina di Laterza di 12 chilometri, nata qualche milione di anni fa dopo abbondanti piogge e lo scorrere dell’acqua sulla roccia, canyon naturali, in alcuni punti profonda 200 metri e larga oltre 400. Per la tavolata finale c’è una esposizione dei prodotti trattati durante la puntata.