In televisione
Oggi e domani la due giorni di Sky Tg 24 Live da Bari
Due giorni di incontri, dibattiti, panel, interviste, con 40 ospiti italiani ed internazionali
Due giorni di incontri, dibattiti, panel, interviste, con 40 ospiti italiani ed internazionali dal mondo della politica, dell’economia, della cultura, dell’industria, della scienza, dello spettacolo. Sky TG24 Live In Bari, il format del canale di news che porta l’informazione nelle piazze e nelle città italiane per creare confronto e dibattito sul territorio, prenderà il via dal capoluogo pugliese oggi dalle 14.15 alle 21.30, per proseguire domani dalle 9 alle 13. L’evento, trasmesso in diretta su tutti i canali tv e digital di Sky TG24, è realizzato con la collaborazione della Regione Puglia, della Commissione europea e con il patrocinio del Comune di Bari, per una due giorni di appuntamenti: il fulcro degli incontri sarà il Teatro Kursaal Santalucia, dove Sky TG24 allestirà il proprio studio e da dove il pubblico potrà partecipare in presenza.
Il tema scelto per questo quarto appuntamento è «Il racconto del presente - Sfide». Fra i nomi nazionali e internazionali presenti, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, l’ex presidente ucraino Petro Poroshenko, l’ex premier ucraina Yulia Timoshenko e il premio Nobel per la pace Lech Walesa. I ministri Lorenzo Guerini, Stefano Patuanelli, Roberto Cingolani, il segretario del PD Enrico Letta. E ancora: Vladimir Milov, Garry Kasparov, Michele Emiliano e Antonio Decaro, il direttore della «Gazzetta del Mezzogiorno» Oscar Iarussi, Antonio Parenti, Roberto Baldoni, Luisa Franchina, Gabriele Faggioli, Luca Schieppati, Pasquale Casillo, Dino Scanavino, Francesco Cupertino. Il musicista Bryan Adams e Jacopo Tissi. Con loro, i già annunciati Paolo Gentiloni, i ministri Mara Carfagna e Roberto Cingolani, Enrico Giovannini.
LE PAROLE DEL SINDACO DI KIEV
«A volte ci sentiamo delusi e arrabbiati perché certi politici stanno da tutte e due le parti. Il mio messaggio a tutti i politici è, se siete contro la guerra, dovete cessare ogni rapporto con la Russia, perché ogni ogni centesimo che mandate in Russia non è investito nell’economia e nella popolazione, ma nell’esercito. E’ denaro sporco di sangue». Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko a 'Live In' SkyTg24 in diretta da Bari rispondendo ad una domanda sul supporto ricevuto dall’Ucraina in seguito all’invasione russa.
IL COMMENTO DI EMILIANO
«Il giornalismo alle volte viene visto dai cittadini con un pò di scetticismo, ma ha fasi eroiche fondamentali per la tenuta della civiltà umana e della Costituzione italiana». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’evento «Live In» di SkyTg24 nel teatro Kursaal Santalucia di Bari, parlando dei giornalisti inviati sui luoghi di guerra, in Ucraina, «a rischio della vita». Emiliano si è detto «onorato di ospitare» l’evento di Sky a Bari, «una vetrina potente e autorevole» per la Puglia, «che oggi ci consente - ha concluso - di far presente anche le nostre preoccupazioni per il futuro dell’economia pugliese e della pace».
L'INTERVISTA A MARA CARFAGNA
Carfagna: “Asili nido, almeno 33 bambini su 100 troveranno posto”. “Il governo ha agito fin dall’inizio per mettere a disposizione degli enti locali del Mezzogiorno professionalità per la gestione dei progetti del Pnrr”, ha detto Carfagna. “Sulle risorse per gli asili nido, in Manovra abbiamo stanziato le risorse per garantire il livello minimo di prestazioni che i Comuni dovranno garantire. Almeno 33 bambini su 100 troveranno posto”.
L'INTERVENTO DI PATUANELLI
Con la crisi generata dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina nel settore agroalimentare «non abbiamo segnali di allarme rispetto alla quantità di prodotti che arrivano nel nostro Paese, ma c'è un problema di prezzi. Stiamo rispondendo a livello europeo con i terreni a riposo che torneranno a essere seminati, ma non è sufficiente. Va aumentata la produzione di beni primari, come olio di girasole, mais, frumento, ma a livello europeo la sicurezza alimentare è garantita, vero tema che l’Europa deve affrontare è l’energia». Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, intervenuto in videocollegamento a una diretta da Bari su Sky Tg24.
«Pensare di mettere a semina oggi colture agli attuali prezzi energetici - ha osservato il ministro - significa per le imprese un extra-costo. Credo che a tendere tutta la politica Ue debba affrontare il rischio primario con strumenti che abbiano risorse importanti, ma oggettivamente è molto complesso».
ENRICO LETTA SU PUTIN
«In Francia votano e Putin si frega le mani guardando i sondaggi». Enrico Letta guarda «con molta preoccupazione» alle elezioni per l’Eliseo. «Se ci fosse, non tanto domenica al primo turno ma al secondo del 24 aprile, una vittoria di Marine Le Pen - ha detto Letta all’evento Live In Bari di Sky TG24 - sarebbe il più grande successo di Putin: potrebbe anche fermare i carri armati, avrebbe vinto la battaglia principale, sarebbe entrato nel cuore dell’Europa con i suoi amici, cioè Le Pen».
«Ci sono Paesi europei che saranno più e meno colpiti» dal blocco al gas russo, «uno studio in queste ore dice che i più colpiti sono i Paesi fisicamente più vicini alla Russia, poi Germania e Italia, e gli altri meno. Dobbiamo sapere che queste scelte vanno fatte a livello europeo, se le facciamo Paese per Paese non ha senso». Così il leader del Pd, Enrico Letta, all’evento Live In Bari di Sky TG24. «Bisogna obbligare la Russia a fermarsi, l’unico modo è questo. Non possiamo intervenire militarmente, non c'è questa volontà, non c'è questa possibilità - ha aggiunto Letta -. Di fronte alle immagini barbariche di oggi non possiamo stare fermi a guardare come di fronte alle tragedie della Bosnia. Per come è fatto il nostro sistema, ogni giorno noi europei versiamo un miliardo di euro a Putin, una contraddizione da cui non possiamo che uscire. Però dobbiamo gestirla».
LA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO METSOLA
«Ho deciso di andare in un momento in cui il popolo ucraino doveva avere un messaggio forte. Il Paese è stato bombardato inutilmente, stanno uccidendo un popolo resiliente e con uno spirito che non avevo mai visto. L’immagine che ho portato con me è aver visto negli occhi di tutti i deputati ucraini la voglia di combattere per la democrazia». Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in una intervista mandata in onda all’evento «Live In» di SkyTg24 nel teatro Kursaal Santalucia di Bari. «Ho incontrato leader di gruppi politici, il sindaco Kiev, il presidente Zelensky: tutti - ha detto Metsola -avevano negli occhi lo spirito di combattere». «Quando andremo alle elezioni nel 2024, dovremo dire ai nostri elettori se abbiamo fatto tutto il possibile per fermare la guerra. Tutti i deputati dovranno rispondere che hanno preso la decisione responsabile di dichiarare che quello che è stato fatto a Bucha e nelle altre città dell’Ucraina è un crimine internazionale che deve essere punito».
«Dobbiamo valutare tutti gli embarghi possibili. Dobbiamo valutare se sanzionare i membri del partito di Putin, dobbiamo mettere più pressione sulla Russia: abbiamo fatto molto ma possiamo fare di più». Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in una intervista mandata in onda all’evento «Live In» di SkyTg24. «Zelensky - ha aggiunto la presidente - mi ha ringraziato per essere andata a Kiev e ha chiesto di non essere lasciato solo. Hanno urgente bisogno di armi e di assistenza militare. Gli ho detto che noi non li lasceremo mai soli. La Russia ha molte più armi dell’Ucraina, e Kiev non può combattere solo con le armi che ha ricevuto fino ad ora».
«Questa settimana - ha detto Metsola - è cruciale per mostrare che l’Ucraina può continuare a combattere una guerra che non è stata provocata, questo lo dobbiamo ricordare sempre. Abbiamo visto le atrocità della Russia e dobbiamo assumerci anche noi la responsabilità di combattere. Se l’Ucraina non riuscirà a continuare a combattere, attaccheranno gli altri Paesi, perché questo mostrerà a Putin che siamo fragili, divisi»