I numeri del ReGiS
Case di comunità in Puglia, i ritardi vero grattacapo per Decaro
Criticità tra programmazione e lavori. Delle 121 previste, ben 25 sono in una fase «ante stipula del contrattuale». Degli Ospedali di Comunità ben 4 si trovano nella stessa condizione
Il programma del neogovernatore Antonio Decaro dovrà nelle prossime settimane affrontare il primo stress test sulla Sanità: oltre alla questione annosa della liste d’attesa, la prima vera grana è legata ai ritardi negli interventi di attuazione legati alle nuove Case di Comunità e agli ospedali di Comunità. Si tratta di lungaggini che potrebbero mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi legati al fondi del Pnrr, ma soprattutto trasformare il programma elettorale del centrosinistra in un libro di sogni irrealizzabili.
Sul sito decaro2025.it c’è proprio in passaggio della piattaforma con cui l’eurodeputato si è presentato agli elettori dedicata alla «nuova sanità di prossimità». «Con la Missione 6 del Pnrr e l’attuazione del Dm 77, la Regione sta realizzando 121 Case della Comunità, 38 Ospedali di Comunità e 40 Centrali Operative Territoriali (Cot), destinati a rappresentare il nuovo volto del Servizio sanitario regionale. È un investimento di quasi un miliardo di euro che ridisegna il modello di cura: l’ospedale si concentra sui casi acuti, mentre il territorio diventa il luogo diffuso della prevenzione, della presa in carico e dell’accompagnamento, soprattutto nelle aree prive di grandi poli sanitari».
Chi lavora fianco a fianco con Decaro, sa bene che appena insediato, presumibilmente ad inizio gennaio, prenderà in mano questo dossier, ma lo stato dell’arte emerge dai dati e dalle informazioni inserite su ReGiS, il sistema unico nazionale di rendicontazione e controllo sviluppato dalla Ragioneria dello Stato sull’avanzamento di progetti e misure finanziare con il Piano europeo di ripresa e resilienza.
A che punto sono i lavori? Delle 121 Case di Comunità, ben 25 sono - al 16 dicembre - in una fase «ante stipula del contrattuale», degli Ospedali di Comunità ben 4 si trovano nella stessa condizione. Cosa significa? Che per ben 29 strutture non ci sono nel sistema date di sottoscrizioni obblighi giuridicamente vincolati. Di fatto queste sono le situazioni più critiche in assoluto, anche perché al momento c’è solo una Casa si Comunità (su 121) che ha concluso il collaudo, mentre 7 registrano la chiusura dei lavori, 66 sono alle prese con l’esecuzione dei lavori, e 22 sono nella fase post stipula del contratto. Per gli Ospedali di Comunità zero interventi sono in fase di collaudo, solo uno ha finito i lavori, 24 sono nella fase di realizzazione degli interventi, mentre 9 sono nella fase post stipula. Gli interventi potrebbero essere oggetto di rimodulazione dopo una serie di proposte avanzate dalla Regione Puglia al Nucleo tecnico, anche perché ci sarebbero ben 31 progetti di cui non c’è traccia di avvio dei lavori. Secondo le informazioni trasmesse da Invitalia nel report di dicembre 2025, sulle Case di Comunità per ben 15 interventi è segnalata l’impossibilità di raggiungere il target previsto. Altro elemento che meriterà una valutazione approfondita dal governatore Decaro è l’avanzamento della spesa netta per le Case e gli Ospedali di Comunità: per le prime solo l’Asl Lecce sfiora il 25%, mentre l’Asl Brindisi è l’ultima con l’8,5% (l’Asl Bari è al 14,8%, l’Asl Bat al 13,4%, l’Asl Foggia al 21,4% l’Asl Taranto al 22,9%), mentre per i nosocomi brilla l’efficienza dell’Asl Foggia con il 28,9%, mentre l’Asl Bat è ultima con il 6,7% (l’Asl Bari all’8,6%; l’Asl Brindisi al 22,6%, l’Asl Lecce al 19,4%, l’Asl Taranto al 19%).
Decaro, dopo esser stato protagonista della svolta efficientista per i Comuni italiani nella spesa del Pnrr, questa volta dovrà in pochi mesi dare un'accelerata agli interventi sulla Sanità pugliese per non aggiungere alle critiche dei cittadini pugliesi (come per le lungaggini registrate a ridosso di Natale in Pronto Soccorso come quello di Manduria e non solo) anche la beffa di una occasione di modernizzazione del sistema non colta in pieno.
Il Natale del neogovernatore Decaro ha servito il 25 i pasti per il pranzo offerto ai non abbienti dalla Comunità di Sant’Egidio, mentre sui social, formulando gli auguri ai pugliesi, si è soffermato sul caro-biglietti per chi doveva tornare a casa per le festività: «Auguri a chi non è potuto tornare per le feste, spero di poter lavorare già dai prossimi mesi per fare in modo che tornare durante i periodi di festa nella nostra regione non sia considerato un lusso ma sia un diritto di tutti». Oggi l’eurodeputato proseguirà il suo tour di incontri con possibili appuntamenti nelle varie province.