I dati
Il cenone della Vigilia di Natale in Puglia: maratona ai fornelli e boom di pesce fresco
Tra 3 e 4 ore passate in cucina, aumentano del 65% gli acquisti di pesce e del 20-35% olio, farine e verdure per pranzi e cene tradizionali
Scatta la maratona ai fornelli in Puglia per la vigilia e il pranzo di Natale: in media le famiglie trascorrono tra le 3 e le 4 ore tra pentole e fornelli per preparare piatti della tradizione. A fotografare il fenomeno è Coldiretti Puglia, secondo cui durante le festività gli acquisti nei mercati di Campagna Amica registrano incrementi significativi: +65% per il pesce, +25% per la carne, +35% per le farine, +25% per le verdure di stagione e +20% per l’olio extravergine di oliva, utilizzato anche come regalo gastronomico.
La vigilia è dominata dal pesce, crudo o cotto al forno e fritto, mentre il pranzo di Natale vede protagonisti tagli di carne per brodi, brasati e ragù, accompagnati da fritture, verdure pastellate e dolci tipici fatti in casa. Tra le specie più consumate figurano alici, sardine, naselli, gamberi bianchi, seppie, vongole, triglie e pesce spada, con un consumo medio annuo di circa 30 chilogrammi pro capite, superiore alla media europea e mondiale.
Coldiretti sottolinea l’importanza di scegliere pesce locale a filiera corta, che garantisce freschezza e qualità, e invita i consumatori a verificare etichetta e provenienza per evitare prodotti importati o decongelati. Un menù di vigilia per quattro persone, con spaghetti alle alici, zuppa di pesce e frittura di paranza, può costare dai 30 ai 35 euro, dimostrando che la tradizione pugliese può essere gustosa senza pesare troppo sul portafoglio.