LE RISORSE
«Xylella, fiumi di soldi per reimpianti mai fatti». Agea: 18,8 milioni ma nessun albero
I milioni concessi a beneficiari per i quali «non si rileva la presenza di piante». Il 51% ad aziende chiuse o con titolari morti.
Un fiume di risorse dal governo alla regione Puglia dal 2016 al 2022 per le aziende agricole colpite dalla Xylella. L’intento degli esecutivi e del Ministero dell’Agricoltura era chiaro: difendere un settore attaccato dalla peste degli ulivi. Il flusso di denaro però avrebbe avuto una serie di sorprendenti anomalie che l’Agea - Agenzia nazionale per le erogazioni in Agricoltura - ha iniziato a scoperchiare. La Gazzetta è entrata in possesso di un report dell’ente in base al quale, dall’incrocio dei dati in possesso con i riscontri rilevati, emergono due dati che potrebbero innescare un vero corto circuito dall'esito imprevedibile: dai 122 milioni stanziati a partire dal 2016, la verifica ha portato a scoprire che 18,82 milioni sono stati concessi a beneficiari per i quali «non si rileva la presenza di piante». Che significa? Sono soggetti che hanno avuto fondi ma non hanno gli alberi. Scandagliando queste pratiche l'Agea aggiunge che il 51% dei soggetti beneficiari di denaro pubblico che non hanno impiantato alberi, hanno posizioni con fascicoli aziendali chiusi per cessazione dell’azienda, o addirittura si è accertata morte del beneficiario. Si tratterebbe di oltre 2500 aziende.
Nelle scorse settimane c’è stato un continuo botta e risposta tra governo nazionale e amministrazione regionale sulle rendicontazioni delle risorse stanziate per difendere il settore dall’emergenza Xylella, tra inviti a fare «chiarezza sulle rendicontazioni» arrivati da Roma e difese d’ufficio della giunta regionale. Anche il premier Giorgia Meloni, nel comizio barese al TeatroTeam aveva acceso i riflettori su «di una rendicontazione incompleta e superficiale» da parte degli uffici regionali.
Abbiamo chiesto al direttore generale dell’Agea, Fabio Vitale, la cui struttura ha portato a termine questa radiografia, lumi sulla genesi di questi dati...
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