Fondi pubblici

Puglia, stanziati dalla Regione 25 milioni di euro per gli spettacoli dal vivo

«In questo modo, confermiamo il nostro impegno straordinario nei confronti di soggetti e istituzioni che, attraverso la cultura, contribuiscono allo sviluppo locale e alla crescita della scena artistica pugliese»

Con 25 milioni di euro la giunta regionale sosterrà gli operatori dello spettacolo dal vivo, finanziando la misura apposita «Sostegno alle produzioni culturali delle ICC e altre organizzazioni culturali». Le risorse saranno utilizzate per la programmazione triennale 2025-2027 dei soggetti beneficiari del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (ex FUS) riconosciuti dal Ministero, con una dotazione annua di 8 milioni di euro. È prevista, inoltre, una procedura distinta per i soggetti pubblici regionali riconosciuti dal Ministero (ad eccezione delle fondazioni e degli enti partecipati della Regione Puglia, che attingono ad altro capitolo di spesa) con un budget dedicato di 1 milione di euro per il 2025.

"Attraverso questo provvedimento - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - l’amministrazione regionale si dimostra vicina ai bisogni del comparto creativo. La variazione di bilancio, infatti, ci consentirà di assicurare il co-finanziamento obbligatorio previsto per le attività che beneficiano del contributo ministeriale, salvaguardando la sostenibilità e la qualità delle produzioni. In questo modo, confermiamo il nostro impegno straordinario nei confronti di soggetti e istituzioni che, attraverso la cultura, contribuiscono allo sviluppo locale e alla crescita della scena artistica pugliese». "Le produzioni artistiche e lo spettacolo dal vivo - commenta l'assessora alla Cultura Viviana Matrangola - rappresentano un asset strategico per lo sviluppo della nostra regione e ci consentono di trasformare la cultura in strumento di rigenerazione socio-culturale ed economica. Per questo, abbiamo ritenuto di stanziare risorse specifiche per il sostegno della programmazione pluriennale dei soggetti accreditati dal Ministero della Cultura, agganciandoli alla triennalità dei bandi ministeriali. Ce lo hanno chiesto gli operatori culturali e lo abbiamo fatto, testimoniando l’attenzione della Regione nei confronti dei volumi economici e dei livelli occupazionali nel comparto dello spettacolo dal vivo».

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