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«La Regione ha sprecato 180mila euro in lavori inutili», la Corte dei Conti contesta un altro danno a Lerario e Mercurio

Avevano «aumentato» varie spese sostenute, come per i lavori in alcuni padiglioni della Fiera del Levante, nell’area esterna dello stabilimento Dpi della Protezione civile pugliese e in alcuni uffici regionali

Con l’incremento delle spese sostenute per i lavori effettuati in alcuni padiglioni della Fiera del Levante di Bari, nell’area esterna dello stabilimento Dpi della Protezione civile pugliese, in alcuni uffici regionali e nel convitto 'Palmieri" e nel museo Castromediano di Lecce, avrebbero causato un danno erariale di oltre 82mila euro. Per questo, la Procura regionale della Corte dei Conti, al termine di un’attività istruttoria svolta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Bari, ha notificato due inviti a dedurre a Mario Lerario, ex dirigente della Protezione civile pugliese e dirigente della sezione Provveditorato economato, e all’ex funzionario Antonio Mercurio. Per un’altra vicenda, relativa alla mancata applicazione di penali in caso di ritardo nella consegna dei lavori da parte dell’appaltatore, sarebbe invece stato causato un danno di oltre 113mila euro: in totale, il danno erariale contestato ammonta a poco più di 195mila euro.

Nel primo caso, in tutte quelle procedure i due «avrebbero adottato un meccanismo fraudolento consistito, in una prima fase, nell’applicare sull'importo oggetto di aggiudicazione contrattuale un’aliquota IVA (22%) maggiore rispetto a quella dovuta per legge (10%), con la conseguenza che la spesa autorizzata dalla Regione è risultata superiore a quella stabilita in fase di affidamento dei lavori», come scrive la finanza in un comunicato. Successivamente, per legittimare il pagamento di somme maggiori, le società appaltatrici hanno emesso fatture con l’Iva corretta ma con un imponibile superiore a quello previsto dal provvedimento di aggiudicazione dei lavori.

Nel secondo, invece, la finanza ha notato come, nell’appalto per la realizzazione di un eliporto nella sede della Protezione civile, non sia stata applicata una multa da 113mila euro, a carico dell’appaltatore, per i 28 giorni di ritardo nella consegna dei lavori.
Lerario è stato condannato in via definitiva per alcune tangenti prese da dirigente della Protezione civile e nei suoi confronti prendono altri due processi: uno in Appello dopo la condanna in primo grado, l’altro davanti al Tribunale per le presunte irregolarità commesse nella realizzazione dell’ospedale Covid in Fiera del Levante a Bari. In entrambi i casi l’accusa è di corruzione. Mercurio è a sua volta imputato per queste ultime due vicende ma nei suoi confronti non è stata emessa alcuna sentenza.

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