Il caso
Arpal, 14mila domande per 50 posti: il maxiconcorso partirà dopo le elezioni
Ma non si placano le polemiche sul bando per gli ex formatori. Il dg Budano: abbiamo rispettato la legge. Pd e Lega: va revocato
Sono 14mila le domande di partecipazione presentate per i tre concorsi di categoria C e D che l’Arpal dovrà espletare nei prossimi mesi. Il dato è emerso ieri durante la riunione della Sesta commissione convocata per un aggiornamento sulla vertenza dei formatori storici e del bando da 20 posti di addetto al Contact center che ha scontentato tutti: sia la politica che gli stessi lavoratori, per i quali i sindacati - ma anche diversi esponenti del centrosinistra - chiedevano un bando ancora più «garantito».
Il bando pubblicato venerdì scorso ha tra i requisiti di accesso tre anni di esperienza nelle politiche del lavoro, e poi riserva un punto per ogni anno di servizio (fino a un massimo di 10). Una previsione, quest’ultima, che va oltre quanto indicato nel parere dell’Avvocatura regionale: i sindacati chiedevano di prevedere come requisito di accesso 8 anni di esperienza (e sono stati portati a tre), ma il parere suggeriva di limitare i titoli di servizio a 5 anni e di valutare solo quello presso amministrazioni pubbliche e non anche quello nel privato.
Il bando scritto così è già molto limitativo. Eppure i formatori storici in una nota hanno chiesto ad Arpal di modificare il bando ritenendo penalizzante il fatto di dover sostenere una prova scritta (con punteggio minimo di 21/30) per accedere alla valutazione dei titoli. Un concetto che è stato ribadito ieri, in audizione, da Lucia Parchitelli (Pd)...