ferragosto alternativo
Turismo responsabile, il «Manifesto dell'ospitalità etica» approda anche in Valle d’Itria
Per portare sviluppo anche nelle aree interne e meno battute della Penisola. Una startup come risposta concreta ai prezzi folli. «Perché il turista non è un pollo da spennare»
ROMA - L’overtourism non è ovunque, è solo in alcune mete del territorio italiano. Per portare sviluppo anche nelle aree interne e meno battute della Penisola la startup Unexpected Italy rilancia il turismo responsabile con il «Manifesto dell’Ospitalità Etica», documento già firmato da quasi 500 host tra ristoratori, albergatori, artigiani e produttori di tutta Italia. «Si tratta di una risposta concreta ai prezzi folli, fatta di radicamento, valore autentico e di rispetto per il territorio», fanno sapere. «Finché si continua a percepire il turista come un pollo da spennare non si può pretendere un’offerta equilibrata, autentica e con un buon rapporto qualità/prezzo. E il turista, oggi più informato e consapevole, che sia italiano o straniero, se ne accorge e non ritorna».
Dice Savio Losito, co-founder di Unexpected Italy, nato a Barletta: «Il problema non è tanto pagare molto, ma pagare molto per avere poco. Il prezzo deve sempre essere commisurato all’offerta».
Secondo Unexpected Italy, la chiave diventa selezionare chi lavora con etica, passione e qualità e connetterli a viaggiatori. E per far ciò hanno sviluppato un’apposita tecnologia. Oggi l’app è attiva in 13 territori italiani, tra cui la Valle d’Itria, e si propone come un antidoto alle trappole del turismo di massa.