L'inchiesta
Parco Alta Murgia, il direttore autonominato e senza laurea: la Corte dei conti gli chiede mezzo milione
Fascicolo per danno erariale contro Modesti e altre quattro persone. La Procura erariale: «Truffato il ministero dell'Ambiente»
Deve essere bello ricevere una lettera con cui qualcuno ti annuncia «il piacere» di assumerti alle sue dipendenze. Anche se in quella lettera mittente e destinatario coincidono, in un singolare esercizio di sdoppiamento della personalità: quello che ha portato per dieci anni un impiegato senza laurea a percepire 5mila euro lordi al mese come direttore facente funzioni del Parco nazionale dell’Alta Murgia. Una scelta «fraudolenta» e in «malafede» per la quale la Corte dei conti ha inviato una contestazione al diretto interessato e a chi potrebbe aver chiuso un occhio.
Il vice-procuratore generale Pierlorenzo Campa deve infatti valutare se esercitare l’azione nei confronti di Fabio Modesti, 63 anni, ex impiegato dell’ufficio Parchi della Regione che dal 1° ottobre 2007 al 31 dicembre 2017 ha esercitato le funzioni di direttore del Parco dell’Alta Murgia senza averne i requisiti, percependo illegittimamente - secondo le indagini delegate alla Finanza - 495mila euro di retribuzioni. Il problema, emerso dopo una segnalazione dell’ispettorato del ministero dell’Economia, non è solo che Modesti (diplomato al liceo) non avesse i titoli per ricoprire una posizione dirigenziale nella pubblica amministrazione. Ma è soprattutto che tutta l’operazione, che lo ha portato da impiegato in Regione a dirigente nell’ente parco, sarebbe stata svolta all’insaputa del ministero dell’Ambiente cui spettano vigilanza e controllo...