innovazione
Droni e dati per salvare vite: la sfida parte da Puglia e Grecia con «Air4HEALTH», la sanità del futuro
Un progetto internazionale che unisce scienza, tecnologia e cooperazione per una delle sfide più critiche: raggiungere con farmaci salvavita le aree più isolate del territorio
Una nuova frontiera della sanità territoriale si sta aprendo tra le coste del Salento e le isole ioniche della Grecia: si chiama Air4HEALTH, ed è un progetto internazionale che unisce scienza, tecnologia e cooperazione per rispondere a una delle sfide più critiche della sanità contemporanea, raggiungere con farmaci salvavita e dispositivi medici le aree più isolate e fragili del territorio. Finanziato con circa 900 mila euro nell’ambito del programma europeo Interreg Grecia-Italia 2021/2027, Air4HEALTH si propone come un laboratorio sperimentale d’avanguardia per l’utilizzo di droni a pilotaggio remoto, soluzioni digitali e strumenti di analisi avanzati nella logistica sanitaria. Il cuore pulsante del progetto batte tra l’Università di Patrasso, capofila della ricerca, e il Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA) della Puglia, eccellenza nel campo dell’innovazione aerospaziale.
Non si tratta solo di far volare droni, ma di costruire un ecosistema sanitario intelligente basato su dati, modelli predittivi e risposta rapida. Air4HEALTH integra, infatti, strumenti digitali, algoritmi di analisi del rischio e tecnologie geospaziali per anticipare le emergenze e guidare la distribuzione di risorse sanitarie in tempo reale. «Con Air4HEALTH - spiega Mario Erario, project manager del DTA - testiamo sul campo modelli avanzati di mobilità aerea sanitaria dell’ultimo miglio, utilizzando dati geospaziali, simulazioni e valutazioni del rischio per progettare soluzioni sostenibili e replicabili in tutta Europa”.
I ricercatori coinvolti hanno messo a punto sofisticati algoritmi in grado di incrociare dati epidemiologici, demografici, ambientali e clinici, al fine di individuare con precisione le aree a maggiore incidenza di patologie croniche o acute. Tale approccio consente non solo di rispondere più efficacemente alle emergenze, ma anche di pianificare strategie sanitarie basate sulla prevenzione e sulla medicina di prossimità.
Uno degli aspetti più innovativi del progetto è la sperimentazione diretta in contesti reali. Le azioni pilota si svolgeranno nel Salento e nelle isole ioniche, territori accomunati da una struttura urbana frammentata e da difficoltà logistiche nell’accesso ai servizi sanitari. Qui, i droni trasporteranno farmaci e presidi medici in scenari d’emergenza simulati ma realistici, seguendo protocolli rigorosi validati da esperti del settore.
Il progetto prevede cinque linee operative principali: mappatura della mobilità aerea sanitaria tramite tecnologie geospaziali e intelligenza artificiale; redazione di protocolli normativi e operativi per garantire sicurezza e tracciabilità; definizione di piani di volo e scenari di rischio tramite simulazioni basate su dati reali; sviluppo di una piattaforma digitale per il monitoraggio in tempo reale delle operazioni di consegna, connessa ai sistemi sanitari regionali; creazione di Living Lab e percorsi di formazione per il personale medico e tecnico, con un investimento mirato nella formazione scientifica, clinica e tecnologica.
«Il valore aggiunto del progetto - afferma Giuseppe Acierno, presidente del DTA - è nell’integrazione tra conoscenza scientifica e applicazioni pratiche, con la creazione di un ecosistema di innovazione che rende la logistica sanitaria più efficiente, sicura e reattiva. Una sfida che stiamo affrontando con partner di primo livello in Europa».
Il progetto si inserisce in una visione contemporanea della sanità territoriale, basata su evidenze scientifiche e sul superamento della logica emergenziale. Centralità del dato, predittività e velocità decisionale diventano strumenti per garantire una sanità più equa e sostenibile, soprattutto nelle aree marginali.
«Air4HEALTH - dichiara Stefano Rossi, Direttore Generale di ASL Lecce - affronta la parte più delicata della logistica sanitaria: l’ultimo miglio. Grazie ai droni e a strumenti digitali certificati, potremo ridurre drasticamente i tempi di attesa, potenziare il primo soccorso e rafforzare la sanità territoriale, senza sostituirla, ma completandola con strumenti ad alta affidabilità scientifica».
MODELLO EUROPEO Oltre alla sperimentazione, Air4HEALTH ambisce a diventare un punto di riferimento per la cooperazione scientifica transfrontaliera. L’approccio condiviso tra Italia e Grecia dimostra come l’integrazione di competenze e risorse possa generare soluzioni ad alto impatto sociale. «AIR4HEALTH - sottolinea Gianfranco Gadaleta, coordinatore del Segretariato Congiunto del Programma Interreg - rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione scientifica transfrontaliera, capace di anticipare risposte concrete a bisogni emergenti, contribuendo a rendere i territori più resilienti e i servizi sanitari più accessibili ed equi».
Il progetto AIR4HEALTH, dunque, si concentra sull’integrazione di tecnologie avanzate e sull’impiego di droni, elementi ormai imprescindibili per un sistema sanitario territoriale moderno, efficace ed efficiente. Tali soluzioni, già oggi rilevanti, diventeranno ancor più strategiche negli anni a venire. In questo contesto, la cooperazione territoriale si conferma uno strumento d’avanguardia, in grado di intercettare precocemente i bisogni dei cittadini, spesso ben prima che vengano riconosciuti dalle programmazioni ordinarie. L’intera struttura del progetto è pensata per essere replicabile anche in altri contesti europei, in particolare laddove ostacoli geografici, demografici o infrastrutturali limitano l’accesso ai servizi sanitari. Con una combinazione di ricerca avanzata, tecnologie abilitanti e governance condivisa, Air4HEALTH potrebbe diventare un modello per una sanità territoriale moderna, capace di volare alto anche nei luoghi più difficili da raggiungere.
E mentre i primi droni si preparano a decollare, la sanità del futuro comincia a prendere forma, tra algoritmi, intelligenza artificiale e il coraggio di immaginare soluzioni nuove a problemi strutturali irrisolti.