Politica
Regione, non passa la norma per salvare i 50 consiglieri. Damiani (FI): ci riproveremo
Alle prossime elezioni il parlamentino pugliese scenderà a 40 componenti per effetto del calo dei residenti
«Possiamo approvare il disegno di legge in due, massimo tre mesi»: il senatore di Fi Dario Damiani, dopo aver ritirato l’emendamento salva-Puglia, ovvero quello che prevedeva di conservare gli attuali 50 consiglieri regionali, pur con un calo della popolazione sotto i 4 milioni di abitanti, ha annunciato ieri di aver presentato un dl con gli stessi contenuti per stoppare la riduzione dei seggi nel parlamentino di Via Gentile. Di fatto si seguirà un iter legislativo differente (rispettando una dialettica istituzionale molto delicata) e per questo il provvedimento è stato già presentato in Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. «Non è importante come viene proposto l'intervento - ha aggiunto Damiani - ma è importante andare a modificare norme ormai datate e portare a compimento le modifiche al Testo unico degli enti locali. Ci sono i tempi per approvarlo a stretto giro anche in virtù dell'ampia condivisione da parte delle forze politiche. Il presidente della Commissione ci ha assicurato celerità nell'iter». Il ddl prevede che «il numero dei consiglieri regionali precedentemente previsto è mantenuto qualora la popolazione si riduca o aumenti entro il limite del 5 percento rispetto alle soglie indicate nel primo periodo”. Il riferimento è generico, ma applicabile al caso Puglia.
Nel Consiglio regionale, intanto, si continua a litigare sulla riforma della legge elettorale, con un accordo generale sul via libera alla doppia preferenza di genere, ma con elettrizzati distinguo sulla questione della riforma della legge anti-sindaci, su cui oltre alla proposta di Fdi c’è anche un rilancio dell’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati. Domenico De Santis, segretario regionale del Pd, ha espresso «preoccupazione per l'intempestiva mossa di Amati, senza il preventivo accordo con la coalizione e con il segretario del gruppo consiliare a cui è iscritto, ovvero Ruggiero Mennea che anche commissario regionale di Azione». «In commissione, la norma sulla doppia preferenza è stata approvata all'unanimità ed è stato concordato di non presentare emendamenti su altri aspetti della legge elettorale», ha aggiunto De Santis. «Noi e l’intera maggioranza onoreremo l'accordo raggiunto in maniera trasversale da tutti i partiti in commissione regionale e respingeremo modifiche che possano mettere a repentaglio l'approvazione della legge sulla doppia preferenza. In tal caso se ne assumerebbe la responsabilità davanti ai pugliesi». «Ho sentito segretario regionale di Azione Ruggiero Mennea e gli ho chiesto di verificare la compattezza del suo gruppo affinché si rispetti l’accordo tra maggioranza e opposizione di non presentare emendamenti. Per cancellare o ridurre l’effetto della norma anti-sindaci siamo pronti ad emendare una delle altre leggi che si discuteranno. A tal riguardo abbiamo apprezzato la posizione di Fdi e del suo capogruppo Perrini, ci aspettiamo nelle prossime ore che anche le altre forze di maggioranza e opposizione si esprimano. Noi siamo pronti da tempo », ha concluso De Santis. [mdf]