Il caso
La commissione Bilancio elegge il presidente tra le polemiche: è Saverio Tammacco
Azione e il centrodestra lasciano l’aula per protesta
BARI - La Commissione Bilancio del Consiglio regionale, dopo settimane di stallo, ha un nuovo presidente, sia pur tra le polemiche. E’ Saverio Tammacco, consigliere del gruppo Per la Puglia. L'elezione si è resa necessaria dopo la nomina di Fabiano Amati ad assessore al Bilancio della giunta regionale e la conseguente decadenza dal ruolo di presidente della Commissione. Il gruppo di Azione , contrario al suo ingresso in giunta, per settimane ha fatto mancare i numeri per consentire l’elezione del nuovo presidente della commissione, grazie anche al passaggio all’opposizione del consigliere di Con, Giuseppe Tupputi, entrato nel gruppo di Forza Italia. In seguito a queste vicende, l'equilibrio tra maggioranza e opposizione è venuto meno, determinando una situazione di parità tra le forze: sei voti per la maggioranza e sei - centrodestra e Azione - di opposizione.
Per superare lo stallo, quindi, la presidente del Consiglio, Loredana Capone, ha fatto leva su un articolo dello Statuto, che in pratica ha consente di nominare un ulteriore commissario per il buon funzionamento. E’ stato così nominato il consigliere di maggioranza del gruppo Con, Stefano Lacatena portando a 13 il numero dei componenti. Così i voti favorevoli all’elezione del presidente sono stati 7, contrari sei. Il centrodestra e Azione, hanno abbandonato l’aula in segno di protesta. La presidente del Consiglio Capone - contatta dall’Ansa - spiega che «la proporzione tra i gruppi politici, prevista dalla legge, in questi mesi era venuta meno. Proprio per garantire il buon funzionamento della commissione a tutela di tutti i consiglieri, si è reso necessario ripristinare l’equilibrio tra i gruppi e tra maggioranza e opposizione. Come prevede la democrazia».
«Esprimo le mie più sincere congratulazioni al consigliere regionale Saverio Tammacco per la sua elezione a presidente della Commissione bilancio. Confidiamo tutti nella sua capacità di interpretare questo incarico istituzionale con professionalità ed equilibrio, portando avanti le istanze dei cittadini della Puglia e per il bene di tutto il territorio». Lo dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano dopo l’elezione del consigliere di maggioranza Saverio Tammacco al vertice della Commissione bilancio. «Il lavoro delle commissioni è fondamentale per condividere, approfondire e formulare proposte a supporto del lavoro del consiglio regionale. Per questo, continueremo a lavorare - ha aggiunto - con coesione al fine di garantire la massima operatività del consiglio nel solo ed esclusivo interesse della Puglia».
LA REPLICA DEL CENTRODESTRA: OFFESE LE ISTITUZIONI
«Un presidente del Consiglio che non è più un arbitro imparziale, ma attaccante della squadra di Emiliano, pronto a tirare in porta, bypassando le regole pur di fare gol; e un Movimento 5 Stelle che non perde occasione per confermarsi nella maggioranza: il centrosinistra, anche sulla presidenza della Commissione Bilancio, non smentisce l’approccio bolscevico quando si tratta di posizioni di potere». Lo dichiarano i gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e La Puglia Domani dopo l’elezione alla presidenza della Commissione bilancio del consigliere della maggioranza Saverio Tammacco.
«Ne stiamo vedendo di tutti i colori: hanno deciso arbitrariamente -proseguono - di aumentare il numero dei componenti della Commissione perché, diversamente, non avrebbero potuto eleggere il presidente».
«Ciò nonostante il voto con la maggioranza del M5s, che da un lato si dice all’opposizione, ma è sempre presente - aggiungono - quando si tratta di salvare il centrosinistra. Ipocrisia e trasformismo: esattamente ciò che è stato additato dalla segretaria del Pd Schlein, la cui voce evidentemente non arriva in Puglia». «Una circostanza incredibile, un’offesa alle istituzioni e alle regole che ne disciplinano il funzionamento, cestinate a proprio uso e consumo. Per questo -concludono dal centrodestra - non abbiamo voluto partecipare alla votazione: l’esito è viziato e viziati potrebbero essere anche tutti gli atti affidati al lavoro dell’organismo»