Nelle tasche degli italiani

La stangata della Rc auto: in Puglia ancora aumenti

Gianpaolo Balsamo

I dati Ivass-Sna discordanti rispetto a Facile.it. Rincari fino al +5%

L’Rc (responsabilità civile) auto, «croce» e per niente «delizia» degli automobilisti italiani, continua inesorabilmente a crescere. Eppure nei momenti di maggiore tensione economica, risparmiare diventa imperativo per molte famiglie e l’attenzione si concentra sulle potenzialità di risparmio dei diversi servizi, soprattutto quelli a maggiore impatto economico come l’assicurazione dei nostri veicoli, spesso spinti da notizie che non sempre trovano corrispondenza nella realtà.

Secondo la consueta indagine «Iper» stilata dall'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, il prezzo medio a luglio è stato di 416 euro, in aumento su base annua del 7,4% in termini nominali (+6,1% in termini reali), e «in accelerazione rispetto all'incremento annuo registrato a giugno (+6,2% in termini nominali, +5,4% in termini reali)». E si allarga ulteriormente il divario Nord-Sud: «il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 270 euro, in aumento del 7,8% su base annua e in riduzione del 43,4% rispetto allo stesso mese del 2014».

L’Ania, l’associazione che raggruppa le compagnie di assicurazione, spiega che l'impennata tariffaria è dovuta principalmente a inflazione, incremento degli incidenti, aumento dei costi delle riparazioni dei modelli incidentati e truffe.

Per Marco Festelli, presidente nazionale di Confconsumatori, e Antonio Pinto, responsabile nazionale dell’associazione per il settore banche e assicurazioni, «si tratta di un dato ancora una volta superiore alla crescita media dei prezzi al consumo che, peraltro, non ha alcuna giustificazione economica ma comporta esclusivamente ulteriori guadagni aggiuntivi per i colossi del settore assicurativo che nel 2023 hanno dichiarato utili record».

In Puglia, sempre secondo dati ufficiali pubblicati dall’Ivass ed elaborati dalla commissione di studio del Sindacato nazionale agenti di assicurazione (Sna), è la provincia di Barletta-Andria-Trani quella che registra il maggiore aumento in termini percentuali (+5%) con un premio assicurativo medio di 410 euro, seguita dal Salento dove l’aumento è stato di 360 euro (+4,6%).

Eppure i dati ufficiali di Ivass appaiono fortemente discordanti rispetto a quelli pubblicati, qualche giorno fa, dall’Osservatorio Rc auto di Facile.it secondo cui i premi medi per assicurare un’auto in Puglia sarebbero invece diminuiti del 2,5% su base semestrale arrivando a 681,69 euro, vale a dire circa 18 euro in meno rispetto a gennaio 2024. Nel resto d’Italia, nel medesimo periodo invece, secondo il comparatore privato i premi sono cresciuti del 2,8%.

Secondo l’Osservatorio di Facile.it emergerebbe che, a luglio 2024, la provincia pugliese in cui l’Rc auto è risultata essere più costosa è

quella di Foggia, dove il premio medio è arrivato a 840,28 euro. Seguono le province di Barletta-Andria-Trani (757,19 euro), Bari (689,02 euro) e Brindisi (687,07 euro). Valori sotto la media regionale per Taranto (652,48 euro) e Lecce, che chiude la classifica pugliese con un premio medio pari a (582,30 euro).

«La buona notizia è che questi dati sono ben diversi da quelli effettivi pagati dai pugliesi», afferma Paolo Bullegas, responsabile della commissione di studio Rc auto del Sindacato nazionale degli Agenti di assicurazione.

«Monitoriamo costantemente i prezzi delle polizze - continua Bullegas - e i dati ufficiali pubblicati dall’Istituto di vigilanza Ivass ed elaborati dalla Commissione di studio Sna sono totalmente discordanti rispetto a quelli del comparatore».

Ma allora, ci si chiede, perché perché queste differenze?

«L’Osservatorio sui costi Rc auto di Facile.it - risponde Michele Languino, presidente provinciale Sna per la provincia di BAT - prende in considerazione come campione tutti i preventivi effettuati sul loro sito e relativi risultati di quotazione. Facile.it, nella sua qualità di broker, confronta solo i preventivi effettivi di alcune compagnie con il quale intrattiene un rapporto di collaborazione (in genere poco più di una decina) e non tutto il mercato. Da considerare inoltre che spesso il cliente che chiede un preventivo è colui che ha subito un sinistro ed è alla caccia di prezzo inferiore, e il risultato chiaramente fa aumentare il valore medio statistico. Per questo come associazione consigliamo sempre di far riferimento solo ed esclusivamente a dati ufficiali come quelli emanati mensilmente dall’Ivass».

«Fatte le dovute precisazioni sui dati - conclude Languino commentando i dati riportati nella tabella - vediamo gli andamenti effettivi dei prezzi nella nostra Regione. A livello semestrale, il trend si conferma rialzista in tutte le province pugliesi anche se si può osservare un rallentamento degli aumenti così come è contenuta l’inflazione generale sui prezzi».

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