Il caso
Aqp ai Comuni, Emiliano dovrà cambiare la legge
Dopo l’altolà del ministro Fitto: «È incostituzionale». Il governatore: collaboriamo per l’acqua pubblica
BARI - La legge 14 del 28 marzo che ha previsto il trasferimento del 20% delle azioni di Aqp ai Comuni, per poi provvedere alla proroga senza gara della gestione pubblica del servizio idrico, dovrà quasi certamente essere modificata o forse addirittura abrogata. La Regione non può che prendere atto delle osservazioni avanzate dal ministero degli Affari europei, che con una nota ha illustrato l’illegittimità costituzionale del meccanismo immaginato per evitare il ricorso alla gara d’appalto: il 31 dicembre 2025 scade infatti l’affidamento del servizio ad Acquedotto Pugliese, e la Regione vuole evitare che la gestione - passando attraverso una gara europea - possa passare a un soggetto privato. Ma la strada immaginata dal Consiglio regionale per arrivare al risultato verrà quasi certamente sbarrata dal ricorso di Palazzo Chigi alla Corte costituzionale...
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