MOBILITà

Italiani alla guida, il record dei promossi appartiene alla Puglia

Gianpaolo Balsamo

Secondo il report di Asaps gli idonei sono stati il 79%, 500 le autoscuole pugliesi. Unasca: occhio alle truffe online

Nonostante la diffusione di mezzi alternativi per la mobilità, la passione degli italiani per i motori sembra non tramontare: lo scorso anno, infatti, oltre 2 milioni di italiani hanno sostenuto l’esame (da privatisti o attraverso le autoscuole) per ottenere la patente a fronte di 1.942.083 del 2019 prima della pandemia.

In Puglia sono stati poco più di 137mila (5.048 da privatisti e 132mila attraverso le autoscuole), in Basilicata 19.301 di cui 964 privatisti e 18.337 nelle autoscuole.

I dati sono quelli emersi dallo studio realizzato da Asaps (Associazione sostenitori e amici polizia stradale) analizzato i dati ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha pubblicato sul suo sito le statistiche delle attività svolte nel 2023 per il conseguimento delle patenti di guida.

Nella pubblicazione «Esiti esami 2023», infatti, la Direzione generale per la Motorizzazione ha inserito i risultati delle elaborazioni statistiche riguardanti l’attività svolta dagli Uffici Periferici del Dipartimento per i Trasporti Terrestri nel 2023, per il conseguimento delle patenti di guida.

Gli idonei a livello nazionale sono stati 1.638.142, con la percentuale di superamento degli esami che è calata, attestandosi al 73,59% (era al 76,45% nel 2019, mentre nel 1999 era stata molto più elevata con il 79,40%). I respinti sono stati 587.917, il 26,41%, in pratica un candidato su quattro non riesce a passare le prove di idoneità alla patente.

Guardando ai dati per sesso, gli uomini che hanno superato la prova sono stati 372.200 (60,59%), mentre i respinti sono stati 242.115 (39,41%), le donne invece risultano imbattibili nella teoria con 315.429 idonee (99,48%) e solo 1.637 respinte (0,52%).

In Puglia gli idonei sono stati 108mila (79,11%) mentre i respinti 28.638 (20,89%). In Basilicata gli idonei sono stati 14.785 (76,60%) e 4.516 i respinti (23,40). Nel 2023 sono state emesse 716.491 patenti a minori di 21 anni e solo 10.478 a chi ha già compiuto i 54 anni.

Il Tacco d’Italia è tra le Regioni con i migliori risultati ovvero con meno bocciati mentre Taranto è una delle province più virtuose con «solo» il 17,56% dei partecipanti che sono stati respinti.

«Ritengo che questi dati vanno meglio spiegati», sostiene Alfredo Boenzi, segretario nazionale autoscuole di Unasca, l’Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica. «Se durante il percorso del conseguimento della patente un candidato viene respinto, poi sosterrà un altro esame e sarà promosso. I dati del Mit, dunque, sono attendibili ma si riferiscono alle prime prove sostenute visto che gli esiti finali sono decisamente più alti. Comunque, analizzando i dati, c’è una forte disomogeneità nelle percentuali nazionali, tra Nord e Sud d'Italia. Urgono, pertanto, interventi da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per dare un riequilibrio tra le diverse province italiane».

Segretario, quante autoscuole ci sono in Puglia?

«La rete delle scuole guida è abbastanza capillare. In Italia sono operative circa 7mila, 500 nella sola Puglia (140 nelle province di Bari e Lecce, 70 nel Tarantino, 90 in Capitanata, 40 nel Brindisino) ma registriamo una diminuzione di scuole perché non non c’è uno scambio generazionale e sono sempre meno gli istruttori di guida».

A tal riguardo, proprio da qualche giorno è entrato in vigore il decreto cosiddetto «Salva autoscuole». Di cosa si tratta?

«Il decreto mira a semplificare il processo di abilitazione alle qualifiche di insegnante e istruttore di autoscuola. La norma va a modificare e riscrivere il Decreto n.17 del 2011 a vantaggio specialmente delle autoscuole che hanno bisogno di istruttori di scuola guida, sempre più rari e difficili da trovare. Tra le principali novità contenute c’è l’abolizione dell’obbligo di possedere la patente di guida di categoria DE per diventare istruttore. Ora è possibile intraprendere questa professione già a 21 anni, purché si abbia la patente CE».

Sull’esame di teoria per prendere la patente, Unasca sta per avanzare una proposta, giusto?

«La nostra proposta mira ad avvantaggiare in sede di esame in termini di crediti formativi coloro che seguono corsi specifici presso le nostre autoscuole».

È allarme truffe online delle patenti facili. Come difendersi?

«In realtà come Unasca denunciamo da tempo il proliferare di siti illegali: promettono l’ottenimento della patente in tempi brevi e modi illeciti, a prezzi ultra low cost, con lezioni seguite dalla poltrona di casa. Non viene così rispettato l’obbligo di frequentare i corsi in presenza. Spesso, dietro compenso, i portali in questione promettono anche aggirare l’esame teorico previsto dalla legge. Come Unasca abbiamo già dato mandato al nostro ufficio legale di avviare circostanziate denunce di queste truffe alle autorità competenti».

L’invito, dunque, è rivolgersi sempre e soltanto ad autoscuole di fiducia

«Solo queste istituzioni possono, infatti, offrire una formazione professionale adeguata in linea con le normative vigenti e finalizzata alla vera educazione alla guida e alla convivenza civile sulle strade, tanto più che a tutela del cittadino le autoscuole sono sempre sotto il costante controllo delle Province competenti e del ministero dei Trasporti. La formazione in autoscuola, con la sua componente pratica e interattiva, è insostituibile e fondamentale per sviluppare una guida consapevole e rispettosa delle regole».

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