I costi della politica
I viaggi nel mondo della grillina Di Bari, ma la Regione Puglia nasconde le spese
La delegata alla Cultura da due anni gira tra Washington, Cina e in mezza Italia: i rimborsi sono pubblici per legge, eppure gli uffici non li forniscono
BARI - La prossima settimana la consigliera delegata alla Cultura, Grazia Di Bari, volerà in Cina per una mostra sui beni culturali. O meglio ci tornerà, perché già nella prima settimana di dicembre la grillina ha partecipato all’inaugurazione di un appuntamento organizzato all’Art Exhibitions Museum di Guangzhou. E a novembre 2022 era stata al The Phillips Collection di Washington per una mostra sui dipinti di Giuseppe De Nittis. Tutto molto bello. Ma quanto costa? E chi paga le trasferte di una consigliera che, sulla base di un incarico non previsto dallo Statuto, svolge per certi versi le funzioni di assessore? È il segreto meglio custodito dell’intera Regione.
Un mese fa la «Gazzetta» ha chiesto, come la legge consente, di conoscere le spese sostenute per le trasferte della consigliera delegata alla Cultura, Grazia Di Bari. La Regione, violando la legge, ha deciso di non rispondere all’istanza di accesso civico generalizzato (avrebbe dovuto farlo entro venerdì scorso), e violando la lealtà ha continuato a promettere (fino a ieri sera) che la risposta con i documenti «stava arrivando». La «Gazzetta» ha sollecitato in ogni modo: alle 18,49 è arrivato, su Whatsapp, uno screenshot contenente un elenco di sette trasferte per un ammontare totale di 2.800 euro.
Le spese di trasferta dei politici non possono rimanere riservate. Il decreto legislativo 33/2013 impone infatti la pubblicazione sui siti istituzionali degli «importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici», dati che dunque dovrebbero stare lì a prescindere: non dovrebbe essere nemmeno necessario richiederli. Eppure all’istanza della «Gazzetta» ha risposto soltanto il Consiglio regionale, che (anche in questo caso violando la legge, interpretata in modo personale da una funzionaria) ha fornito soltanto l’importo relativo a una trasferta dell’aprile 2022 per un convegno a Roma (trasferta che gli uffici avevano curiosamente «dimenticato» di pubblicare, fino alla richiesta della «Gazzetta»), ma non ha fornito i relativi giustificativi...