sicurezza
Puglia, assessora all'Ambiente: «No a deposito rifiuti radioattivi da noi»
Sulla questione la Regione oggi ha incontrato i sindaci dei territori interessanti, cioè Altamura, Gravina in Puglia e Laterza
BARI - Sulla questione dei depositi per i rifiuti radioattivi la Regione Puglia oggi ha incontrato i sindaci dei territori interessanti, cioè Altamura, Gravina in Puglia e Laterza. «Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica - commenta l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio - ha pubblicato l’elenco delle aree idonee alla localizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, una pubblicazione che serve ad avviare la procedura di auto candidatura di siti non rientranti nelle lista stilata dalla Sogin. Tale elenco presenta 51 siti di cui 5 ricadenti nel territorio pugliese. Una lista che, riguardo i siti pugliesi, si basa su dati non corretti e datati. Come abbiamo già espresso nella procedura di osservazioni alla Carta dei siti idonei, la Puglia è categoricamente contraria a ospitare la sede del deposito nazionale di rifiuti radioattivi».
L’assessora aggiunge: «Questa nostra posizione di contrarietà è stata già ufficializzata dal Consiglio regionale e si fonda su studi tecnici e scientifici condotti insieme a università, enti di ricerca, enti locali, agenzie regionali, associazioni e ordini professionali, già portati a conoscenza della Sogin e del Governo. Inoltre, nell’area fra Gravina in Puglia, Altamura e Laterza vengono prodotti nove alimenti e undici vini a denominazione controllata e protetta. Lavorano 600 produttori del biologico e 270 aziende zootecniche. È chiaramente impensabile che possa ospitare un deposito di rifiuti radioattivi».