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Pnrr, ministro Fitto: «Non è stato definanziato alcun intervento»

A Napoli anche il sindaco di Bari, Decaro: «Chiarire se ci sono tutte le risorse per le opere»

NAPOLI - «Non è stato definanziato alcun intervento. Il decreto del ministero dell’Economia che finanzia il Pnrr non è stato mai messo in discussione». Lo dice a Napoli il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.
«Se avessimo voluto fare questo tipo di scelta, avremmo messo in discussione questo decreto - sottolinea in collegamento con casa Corriere, evidenziando come «l'Italia sia l’unico Paese europeo che ha ottenuto il via libera per la quarta rata e abbia messo in ordine gli aspetti relativi ai target complessivi del Piano». «Come sanno i sindaci e in particolare Decaro, come presidente dell’Anci - dice Fitto rivolgendosi anche ai sindaci di Bari e di Napoli, presenti ai lavori - abbiamo avviato una verifica sullo stato di avanzamento delle opere ed esiste un confronto costante con gli attori sociali e le categorie professionali».

Decaro: «Chiarire se ci sono tutte le risorse per le opere»

«Ci sono i 10 miliardi per sostituire, dopo la revisione, quanto era previsto nella prima versione del Pnrr? Meglio capirlo prima di andare avanti con opere pubbliche che altrimenti diventeranno debito fuori bilancio». E’ il tema posto dal presidente Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, nel confronto con il ministro Fitto e il sindaco di Napoli Manfredi ospitato oggi dal Festival CasaCorriere.

Decaro invece rassicura sul fronte della possibilità di gestire in futuro le nuove opere realizzate con il Pnrr. «A Bari - spiega il sindaco - stiamo realizzando progetti importanti ma non li avremmo mai immaginati senza la certezza delle risorse per poterli gestire, cominciando dagli asili nido. Ci saranno autobus modernissimi su corsie preferenziali protette rialzate, come delle metropolitane, e non chiederò ulteriori fondi perché riorganizzeremo l’intero sistema». Altro esempio: «I fondi per la rigenerazione urbana saranno usati per restaurare la caserma Rossani, destinata a diventare parco della cultura ospitando l'accademia delle Belle arti; una ex caserma dell’Aeronautica ospiterà il liceo artistico. I costi di gestione sono già coperti, anzi risparmieremo grazie al mancato pagamento dei fitti per le strutture private dove oggi hanno sede quelle strutture di formazione».

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