politica

Puglia, rinviato al 2024 il rinnovo commissioni del Consiglio regionale

La maggioranza di centrosinistra ha deciso di rinviare la decisione a gennaio. E il centrodestra diserta incontro capigruppo per protesta

BARI - La nuova composizione delle commissioni del Consiglio regionale pugliese dovrà attendere il 2024: la maggioranza di centrosinistra ha deciso di rinviare la decisione a gennaio. «Al fine di assicurare il corretto e spedito funzionamento della seduta di assestamento di bilancio e dell’imminente sessione di bilancio - viene spiegato in una nota del Consiglio regionale - la conferenza dei presidenti dei gruppi ha convenuto, su richiesta dei gruppi di maggioranza, di rinviare l’insediamento delle commissioni a gennaio 2024».

Alla capigruppo non ha partecipato il centrodestra per protestare contro l’ennesimo rinvio: il rinnovo dei componenti delle commissioni era previsto già da fine giugno ma non essendoci un accordo nel centrosinistra l’appuntamento è stato sempre rinviato. in ballo c'è la presidenza della commissione Bilancio, oggi presieduta da Fabiano Amati, consigliere e commissario regionale di Azione. Il Pd rivendica quella presidenza.

Il centrodestra diserta i capigruppo, è scontro sulle commissioni

Il centrodestra stamattina ha deciso di non partecipare alla capigruppo in segno di protesta per il mancato rinnovo delle commissioni consiliari: da giugno viene rinviata la decisione per frizioni nella maggioranza. In particolare, è la posizione di Azione che viene contestata dal Pd e dalle civiche di centrosinistra: in ballo c'è la presidenza della commissione Bilancio, oggi presieduta da Fabiano Amati, consigliere e commissario regionale di Azione. Il Pd rivendica quella presidenza. «Neppure in un Consiglio comunale. Anzi peggio - dichiarano in una nota congiunta i gruppi di opposizione in Consiglio regionale, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e La Puglia Domani - neppure in una riunione di condominio succede quello che, per colpa del presidente Michele Emiliano, sta accadendo nel Consiglio regionale pugliese».

«Qui - aggiungono - siamo oltre l’espropriazione delle prerogative in capo ai singoli consiglieri, qui siamo alla mancanza di rispetto del ruolo dei singoli, ma anche della politica, quella con la 'p' maiuscola che Emiliano ha ridotto alla 'pezza da piedì, con una maggioranza rosso-gialla totalmente succube della sua follia politica della sua fame di consenso, dei suoi inciuci. Per cui il rinnovo delle Commissioni consiliari, degli organi determinanti per la vita della Regione Puglia, diventano una merce di scambio becero e indegno».

«Il tutto - riferiscono i gruppi di opposizione - con la benedizione dell’inadeguata presidente del Consiglio, Loredana Capone che rappresenta tutti i 50 consiglieri e, invece, è diventata il braccio operativo o armato di Emiliano: convoca e sconvoca riunioni di capigruppo come se fossero la chiamata alla comitiva per andare o non andare a fare una pizza. È il segno di un decadimento dell’istituzione e della politica totali che inizia dalla testa: Emiliano da parte, Capone dall’altra».

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