Vertenza gazzetta

«Il giornale va in edicola nonostante lo sciopero di noi lavoratori poligrafici»

la protesta dei sindacati dopo l’annuncio del licenziamento collettivo. La replica di Edime: «Il mercato cambia, ma siamo pronti al dialogo»

Le lavoratrici e i lavoratori della società Edime, editrice de «La Gazzetta del Mezzogiorno», nel corso dell’assemblea di lunedì scorso, hanno proclamato cinque giorni di sciopero per contrastare la procedura di licenziamento collettivo «che pressocché “annulla” la quasi totalità della componente poligrafica. Apprendiamo tuttavia - informa una nota firmata da Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil Ugl Chimici Carta e Stampa - Rsu Edime Srl - della decisione dell’editore, in spregio al diritto di sciopero, di procedere alla messa in stampa del quotidiano previsto per la giornata del 1° novembre 2023 con l’impiego di Società terze, concretizzando una vera e propria sostituzione di mano d’opera dei lavoratori in sciopero atta a limitare l’esercizio di un diritto Costituzionalmente garantito. Quello che più fa male è che tale violazione avviene in contesto che rappresenta un baluardo della democrazia. Questi lavoratori hanno già vissuto momenti difficili e convivono tutt’oggi con restrizioni salariali dovuti ad un importante intervento degli ammortizzatori sociali. Fino a quest’oggi le parti hanno sempre posto in campo strumenti di gestione degli esuberi concordati e con la possibilità di snellire gli organici grazie anche alle norme sui prepensionamenti votate in Parlamento».

«Abbiamo sempre sostenuto - continuano le organizzazioni sindacali - confronti accesi e costruttivi con tutte le proprietà, ma in nessuna occasione, si è andati al di fuori di un contesto di rispetto delle leggi e dei ruoli in campo. La scelta di inasprire un confronto prima dell’avvio del percorso relazionale previsto dalla procedura di licenziamento avviata, anche in concomitanza di una convocazione del Comitato Sepac della Regione Puglia che si pone in continuità con un percorso sollecitato da questo sindacato unitario e che testimonia il grande interessamento alla storica vertenza delle Istituzioni, fa molto male e denunceremo in tutte sedi tale comportamento antisindacale».

«In questi mesi abbiamo, invano, richiesto alla Società di cambiare passo nella gestione del giornale per una concreta e visibile azione di risanamento e rilancio. Quello che era solo il sospetto che non ci siamo trovati di fronte a una concreta operazione di rilancio della testata, ma di una operazione con finalità diverse, inizia a diventare amara constatazione. Non si può accettare la soppressione di tanti posti di lavoro, la esternalizzazione di interi settori e, soprattutto, la sofferenza di tante famiglie».

LA REPLICA DI EDIME Qui di seguito la nota di risposta inviata dall’azienda ai sindacati dei poligrafici.

«Vi rassicuriamo che non esiste e non esisterà mai una sostituzione di lavoratori in sciopero. La Proprietà infatti supporta e tutelerà sempre sia il legittimo esercizio di forme di protesta che l'esercizio della libera iniziativa privata a tutela della Gazzetta del Mezzogiorno e di ciò che questa rappresenta: il patrimonio culturale e intellettuale e l'identità di un territorio a cui appartengono anche i lavoratori che vi lavorano e vi hanno lavorato. Lontani dalle logiche di sostituire lavoratori in sciopero e dalle logiche del profitto, purtroppo ci troviamo davanti a scelte non più procrastinabili dettate dal mercato della "carta stampata" e dalle innovazioni tecnologiche: sono scelte difficili e sofferte e necessarie a garantire la sopravvivenza di quel patrimonio di cui scrivevamo innanzi».

«Nessuna sostituzione, dunque, ma un cambio radicale della produzione i cui dettagli sono stati analiticamente riportati nella nostra nota e in relazione ai quali garantiamo ogni nostro supporto e informazione nell'ambito della procedura di esame congiunto previsto per legge. Sicuri che le Segreterie già stanno profondendo ogni sforzo per prendere atto responsabilmente di una situazione che vede fortemente mutate mercato e metodologie di produzione, rimaniamo a disposizione per ogni evenienza».

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