L'iniziativa presentata a Bari
Puglia, il 10 aprile sarà la Giornata regionale della costa: «Valorizzare le risorse»
Il progetto di estenderla in tutta Italia, paese con 8mila km di coste
Il prossimo 10 aprile in Puglia si celebrerà la giornata regionale della costa. L’idea, promossa da Regione Puglia, Guardia costiera regionale e Politecnico di Bari, è diventata concreta e sarà realtà a partire dal 2024. L'iniziativa si affiancherà alla Giornata nazionale del mare, che si celebra l’11 aprile, ed è stata presentata questa mattina nella sede del Politecnico di Bari alla presenza, fra gli altri, del sindaco Antonio Decaro, dell’assessore regionale al Bilancio Raffaele Piemontese, del rettore del Politecnico Francesco Cupertino e del direttore marittimo della Puglia e della Basilicata ionica, Vincenzo Leone.
L’obiettivo è partire dalla Puglia per estendere questa giornata a tutta Italia, per valorizzare e far conoscere le diverse sfaccettature che caratterizzano questa risorsa di grande valore culturale, storico, turistico, economico e ambientale. «L'iniziativa servirà a porre sia il tema della tutela sia della valorizzazione della costa», ha detto Decaro. «In un Paese che ha ottomila chilometri di costa questa idea è fondamentale - ha proseguito Leone -. Partiamo da questa Regione per cercare di offrire una visione unica non solo del mare ma anche della costa. Speriamo di arrivare al 10 aprile con proposte concrete per mettere a sistema la costa, per fare della costa un elemento centrale per il Paese».
CUPERTINO (POLIBA): DA COSTA SVILUPPARE BLUE ECONOMY
«Le coste sono sempre viste come una linea di confine, come qualcosa che divide, invece deve passare l'idea che sono un punto di unione fra terra ferma e mare. Ci sono tante questioni da risolvere, dalla gestione delle fasce costiere alla possibilità di creare la cosiddetta blu economy». Lo ha detto il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, a margine della presentazione della Giornata regionale della costa. «Questa economia - ha aggiunto - ha tante implicazioni, dalla produzione di idrogeno verde nei porti alla possibilità di infrastrutturare la linea di costa per servire le istallazioni eoliche off shore, necessarie per conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio». «E' quindi importante - ha concluso - mettere intorno a un tavolo tutti gli attori che hanno un ruolo nelle diverse fasi, perché finora l'incapacità di trarre valore dall’utilizzo delle coste forse è dipesa anche dall’eccessiva parcellizzazione delle responsabilità».
GUARDIA COSTIERA: OCCORRE VISIONE UNITARIA
«I dati dicono che al momento non esiste un approccio sistemico alla costa, ma questo è necessario per pianificare gli interventi, prepararsi ai cambiamenti climatici e programmare le attività di sfruttamento del mare che sono dietro l’angolo». Lo ha detto il direttore marittimo della Puglia e della Basilicata ionica della Guardia costiera, Vincenzo Leone, a margine della presentazione della Giornata regionale della costa. «In Italia - ha aggiunto - ci sono quasi 750 Comuni costieri e altrettante visioni di gestione delle coste. Ma un tema così delicato, dal punto di vista ambientale e turistico, non può non prevedere una visione unitaria». Quanto allo stato delle coste Pugliesi, Leone ha detto che «è mediamente ottimo, ma si deve fare di più. Occorre abbandonare una visione verticale della costa per abbracciarne una orizzontale, che parta dal Gargano e finisca al Golfo di Taranto per poi stendersi».
MELUCCI: RIPARTIRE DA QUI PER VALORIZZARE IL TERRITORIO E REALIZZARE EFFICACE TRANSIZIONE ECOLOGICA ED ECONOMICA
Sicurezza ambientale, cambiamenti climatici, paesaggio e valorizzazione del territorio, infrastrutture portuali: sono solo alcuni degli aspetti salienti esaminati nell'evento di lancio della giornata regionale della fascia costiera, organizzata dalla Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata ionica, guidata dal Contrammiraglio Vincenzo Leone, svolta quest'oggi nell'agorá del Politecnico di Bari, alla presenza delle principali autorità civili, militari e del corpo studentesco pugliesi, per un sistema regionale che si sviluppa per quasi mille chilometri, posizionando la Puglia al terzo posto nazionale, prima tra le regioni peninsulari.
Tra i contributi scientifici ed amministrativi all'interno dei talk tematici, molto interessante quello del geologo Mario Tozzi, le cui statistiche e proiezioni fanno il paio con il lavoro che Taranto sta compiendo intorno al proprio piano delle coste, al momento al vaglio regionale.
In generale, lo scopo della giornata regionale, che ambisce ad assumere in verità caratura nazionale, è quello di individuare proposte e procedure concrete per un appropriato sviluppo della fascia costiera e della sua messa in sicurezza, in un'ottica di prevenzione e di controllo e della sua conseguente ripresa economica, con uno sguardo importante agli interessi dei giovani e ai flussi migratori.
«Il tema della valorizzazione della costa é elemento centrale per il territorio ionico, per la sua strategia di transizione - le parole del sindaco del Comune di Taranto e presidente della Provincia di Taranto Rinaldo Melucci - non solo in una visione lungimirante di uso e gestione sostenibile a tutela dell'ecosistema, ma anche come possibile motore di nuove economie collegate all'ecoturismo, all'innovazione e alle reti energetiche. Inoltre, sviluppare e promuovere momenti di sensibilizzazione verso l'elemento naturale della costa, significa proseguire, in tutti gli angoli della Puglia, un'efficace campagna di valorizzazione del suo patrimonio naturale, culturale, artistico, storico e turistico. A partire da questo grande confronto, proveremo ad ospitare a Taranto la giornata sorella del mare per il 2024».