L'agenzia

Arpal, alla presidenza un prof di informatica

Massimiliano Scagliarini

La Regione sceglie il barese Pirlo, in cda anche Triggiani: la nomina dopo l’ok al bilancio

BARI - Un docente universitario di informatica alla presidenza dell’Arpal. Sarà Giuseppe Pirlo a guidare l’agenzia per il Lavoro, commissariata a novembre dopo la destituzione dell’ex direttore generale Massimo Cassano. L’agenzia è da tempo al centro di una indagine della Procura di Bari sui concorsi truccati e sulla parentopoli.

Pirlo, barese, ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni all’Università di Bari di cui è stato prorettore vicario, sarà affiancato in cda da Serena Triggiani, già presidente dell’Ordine degli avvocati di Bari e ora iscritta al Pd. Il terzo nome non è ancora stato definito, ma è possibile che si tratti di una professionista salentina. La nomina, data per certa già nella giunta di lunedì (era circolato il nome dell’ex provveditore regionale Anna Cammalleri), è slittata per dare il tempo alla commissaria dell’agenzia, Silvia Pellegrini, di approvare il bilancio 2022 dell’Arpal, attualmente sottoposto al parere dei revisori. Pellegrini ha anche preparato la bozza del bando per la ricerca del nuovo direttore generale, che la giunta potrebbe approvare contestualmente alla nomina del cda.

Il presidente in pectore è un tecnico estraneo alla politica, per quanto il nome di Pirlo provenga dall’area che fa capo all’assessore al Personale, Gianni Stea, e dunque costituisce un segnale inequivocabile in termini politici per gli equilibri interni alla maggioranza. Nelle scorse settimane l’intera giunta, con in testa il vicepresidente Raffaele Piemontese e l’assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, aveva sollecitato il presidente Michele Emiliano a procedere con la nomina del cda, anche a prescindere da quella «sintesi» che secondo il governatore i partiti non avevano trovato. Questo perché Arpal si trova al centro di una situazione delicatissima, tra concorsi bloccati e incertezze per il futuro. La commissaria Pellegrini ha individuato numerose irregolarità, ora al vaglio della Finanza sia per quanto riguarda la parentopoli (l’assunzione di persone collegate a Puglia Popolare di Cassano) che nella nomina di un dirigente: il Consiglio regionale ha mandato in Procura il verbale dell’audizione della commissaria. Ma dalla politica è arrivata la richiesta pressante di tornare a una gestione ordinaria dell’agenzia, e i Popolari di Stea ritengono che la guida di Arpal spetti a loro. Fonti della giunta, peraltro, spiegano che dall’ex direttore generale Cassano era arrivata la richiesta della nomina a presidente di un commercialista barese, richiesta su cui l’intera giunta si è irrigidita.

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