Beni culturali
Capone: in Italia non è semplice valorizzare il patrimonio pubblico
«La disciplina viene interpretata per tutelare più che per valorizzare un bene». Cosi la presidente del Consiglio regionale della Puglia, stamattina alla seconda edizione dell’evento «Donne del Patrimonio», a Roma, presso la Camera dei Deputati
BARI - «Valorizzare il patrimonio pubblico è fondamentale ma non è semplice. Non in Italia almeno, dove tutta la disciplina al riguardo, compreso il Codice dei beni culturali e del paesaggio, è stata troppo spesso interpretata come di tutela anziché di valorizzazione». Cosi la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, intervenuta, stamattina, alla seconda edizione dell’evento «Donne del Patrimonio», a Roma, presso la Camera dei Deputati. Promosso dall’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano, l’appuntamento istituzionale è dedicato alle donne che, nel loro ruolo di accademiche, dirigenti, imprenditrici, professioniste e rappresentanti delle istituzioni, si sono impegnate per la promozione e la valorizzazione dei beni e del patrimonio architettonico, artistico, culturale e storico - privato e pubblico.
«Per la mia esperienza di assessora alla Cultura e al Turismo - ha detto - posso dire che, per conservarlo al meglio, un bene ha bisogno di essere valorizzato, fruito. Un bene non si conserva se viene abbandonato a sé stesso». «D’altra parte - ha aggiunto- la corretta gestione di un bene pubblico è contemporaneamente funzionale a conservarlo, farlo conoscere, e, cosa non da poco, anche a incrementare il lavoro di chi si occupa di cultura, beni culturali e management». «In pratica - ha concluso Loredana Capone - valorizzarlo arricchisce il capitale sociale di un territorio e il benessere dell’intera comunità».