sangue sull’asfalto

Strage di pedoni nel 2022, la Puglia è tra le regioni più a rischio

Marisa Ingrosso

Le vittime sono soprattutto gli over 65, pari quasi al 40% dei casi individuati dall'Asaps

La Puglia è tra le regioni più a rischio per i pedoni, con 19 investimenti mortali nell’ultimo anno. Il tristissimo bilancio, per altro provvisorio e molto probabilmente sottostimato giacché non comprende «i decessi avvenuti in ospedale a distanza di tempo», è redatto da Asaps-Associazione sostenitori Polstrada che, da alcuni anni, ha attivato un proprio «Osservatorio Pedoni». Sono stati quindi almeno 307 (108 donne e 199 uomini, 257 italiani e 50 stranieri) i pedoni morti sulle strade italiane lo scorso anno, contro i 271 del 2021 e i 240 del 2020, un numero allora ridotto causa lockdown.

«Il report - si legge su www.asaps.it - registra gli incidenti rilevati dalle Forze di Polizia e dalle Polizie Locali nei quali sono coinvolti gli utenti più “vulnerabili” della strada». e «sulla scorta di quanto rilevato negli anni passati a questa stima preliminare occorrerà aggiungere un percentuale tra il 30% e il 35% di feriti gravi, che sono deceduti nelle terapie intensive degli ospedali italiani e che sfuggono a questa rilevazione. Questi numeri sono stati raccolti tra i referenti di Asaps sul territorio nazionale e dai mass-media, e sono ovviamente parziali (anche se indicativi), in quanto i dati che verranno poi ufficializzati da ACI-Istat terranno conto solo dei decessi avvenuti entro trenta giorni dall’incidente».

Il numero più elevato di decessi è avvenuto a dicembre, con ben 40 vittime, seguito dallo scorso gennaio con 31 pedoni morti. Ovviamente - riporta l’Osservatorio - hanno una incidenza negativa le giornate più corte e la minore visibilità. I mesi con minor numero di decessi sono stati giugno, agosto e settembre con 20 vittime. Molti i lenzuoli bianchi stesi sulle strade negli ultimi tre mesi del 2022, ben 91 decessi nel terzo quadrimestre del 2022.

Dall’analisi dell’Asaps sull’età dei deceduti, emerge che ben 14 avevano meno di 18 anni, il più piccolo solo 3 mesi, un secondo di 15 mesi, altri 2 bimbi avevano solo 2 anni, quasi tutti investiti sulle strisce in compagnia dei genitori. Ma è tra gli ultra65enni che è avvenuta ancora una volta una vera strage, con 116 decessi, di cui 59 oltre gli 80 anni, fra loro un anziano di ben 96 anni, morto anch’egli sulle strisce pedonali. In pratica chi esce di casa ed ha più di 65 anni e va a piedi ha un rischio altissimo di essere investito rispetto ai più giovani, con quasi il 40% dei casi individuati dall’Osservatorio Pedoni 2022. Ben 11 i casi di pedoni investiti e uccisi mentre andavano a gettare le immondizie vicino casa, soprattutto nelle ore serali e notturne. Asaps da anni attiva campagne di sensibilizzazione proprio sul tema degli anziani e dei pericoli sulle strade, con il consiglio di rendersi il più possibile visibili anche con abbigliamento retroriflettente soprattutto nei mesi invernali, quando le giornate sono più corte ed il sole cala prima.

In 42 casi il conducente è fuggito (rispetto ai 49 casi accertati nel 2021), lasciando la vittima a terra. Asaps ha calcolato che ogni sette incidenti mortali con pedoni, uno è provocato da un «pirata stradale»

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