querelle
Puglia, Emiliano su autonomia regioni: «Dal ministro Calderoli un atto ostile»
Il governatore pugliese aggiunge: «Ha trasmesso a Presidenza Consiglio testo che non abbiamo visto»
BARI - La decisione del ministro Calderoli di trasmettere il testo del disegno di legge sull'autonomia alla presidenza del Consiglio «è un vero e proprio atto ostile. Il Ministro ha comunicato di aver provveduto a trasmettere un testo del quale, al momento, non si conosce il contenuto. Un testo che non è stato oggetto di confronto nella Conferenza Stato Regioni». Lo dice il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, aggiungendo che «se il Ministro Calderoli o il Presidente Meloni credono di procedere sul tema dell’autonomia a forza di strappi e di mancate condivisioni, si troveranno contro una pezzo importante del paese».
Per il presidente della Regione Puglia, si tratta di «un atteggiamento istituzionale inaccettabile, che fa il paio con la decisione del Governo di istituire, con la Legge Finanziaria appena approvata, una Commissione per la determinazione dei Lep che sottrae al Parlamento e alla Conferenza Stato Regioni la possibilità di discutere e di ribadire che il presupposto per iniziare a discutere di autonomia è quello di superare il divario tra nord e sud, stanziando le risorse finanziarie necessarie per riperequare i Livelli Essenziali delle Prestazioni». «Se il ministro Calderoli o il presidente Meloni credono di procedere sul tema dell’autonomia a forza di strappi e di mancate condivisioni, si troveranno contro una pezzo importante del paese. Non è più tempo di approssimazione - incalza Emiliano -. Il Governo decida di affrontare il tema dell’autonomia in maniera fattiva e portando la discussione nelle due uniche sedi preposte, che sono il Parlamento e la Conferenza delle Regioni».
Il governatore pugliese si dice certo «che su questo tema l'intero Partito democratico avanzerà compatto. Ho molto apprezzato l’intervento di Elly Schlein sull'intemerata di Calderoli. Sono certo che anche gli altri candidati alla segreteria del Partito faranno sentire la propria voce contro questa incomprensibile e pericolosa fuga in avanti».
Stefanazzi (Pd): «Non si può trattare con arroganza»
«Apprendiamo, da un comunicato stampa, che il ministro Calderoli avrebbe trasmesso il testo del disegno di legge sulla cosiddetta autonomia differenziata alla presidenza del Consiglio. Premesso che di questo disegno di legge si ignorano contenuti e finalità e premesso che non è stato condiviso nella sede della Conferenza Stato Regioni, trovo sconcertante che su un tema del genere si continui a procedere per strappi e arroganza». Lo afferma in una nota il deputato pugliese del Partito Democratico Claudio Stefanazzi.
«Già abbiamo dovuto subire l’assurda decisione del Governo di istituire, con la Legge Finanziaria appena approvata, una Commissione per la determinazione dei Lep, che sottrae al Parlamento e alla Conferenza Stato Regioni, la possibilità di discutere e determinare il presupposto unico e solo per iniziare a discutere di autonomia: superare il divario Nord Sud, stanziando le risorse finanziarie necessarie per riperequare i Livelli Essenziali delle Prestazioni». «È evidente - aggiunge - che il Governo ha deciso di procedere in maniera schizofrenica e istituzionalmente violenta, in spregio all’importanza del tema. È chiaro che la fretta con cui il ministro Calderoli sta procedendo, è legata al tentativo disperato, di fornire un assist elettorale al Governo lombardo. Nessun interesse ovviamente alla questione del divario Nord Sud, nessun interesse alla evidente sperequazione nei servizi essenziali all’interno del Paese».