Lucania

Agricoltori ed allevatori si sentono «abbandonati»

Poche le certezze emerse al tavolo verde della Regione

A seguito del Tavolo Verde svoltosi in Regione, Coldiretti Basilicata in una nota esprime «forte preoccupazione per l’assenza di certezze in ordine alle risorse finanziarie destinate al settore agricolo all’interno del bilancio regionale di assestamento 2025 e sul previsionale 2026. Una situazione che rischia di compromettere la tenuta dell’intero comparto, con inevitabili ripercussioni su filiere produttive, lavoratori e comunità locali».

«In particolare, la mancata conferma della immediata disponibilità dei fondi storicamente attribuiti alla zootecnia, al sostegno dei canoni irrigui – fondamentale per evitare ulteriori aggravi sui costi aziendali – e alla conclusione delle progettualità in ambito forestale, costituisce un grave pregiudizio nei confronti di un settore strategico per l’economia regionale», sottolinea la Coldiretti che aggiunge: «È incomprensibile come l’agricoltura rischi di non essere considerata tra le priorità della Regione, pur rappresentando un volano economico fondamentale, espressione di produzioni di eccellenza, presidio del territorio e fonte occupazionale diffusa.»

L’assenza di una chiara programmazione e di risorse definite per il settore agricolo – in un momento storico segnato da crisi idrica, instabilità dei mercati ed emergenze ambientali – rischia di generare nuove tensioni sociali e aggravare una situazione già delicata.

Coldiretti Basilicata sollecita i vertici regionali e gli organi competenti ad un'assunzione di impegni chiari e tempestivi, affinché siano individuati percorsi concreti e siano messe in campo risposte efficaci per garantire stabilità.

Non solo Coldiretti sul piede di guerra. Anche l’associazione regionale degli allevatori sollevano perplessità: «Ben vengano le buone intenzioni espresse dall’assessore Cicala, ma ci auguriamo possano seguire atti concreti anche da parte dell’intera Giunta regionale. La zootecnia non deve essere abbandonata”. “Nonostante l’esiguità di risorse regionali e grazie alla disponibilità e comprensione dei veterinari e agronomi convenzionati siamo riusciti anche quest’anno a portare avanti le nostre attività – spiega l’Ara Basilicata – non facendo mancare agli allevatori e alle aziende lucane i nostri servizi, circa 22.000 visite annue in oltre 2.500 allevamenti e avendo assistito oltre 220.000 capi, ma proseguire nei prossimi mesi, a queste condizioni, sarà difficile se non impossibile.

Come riconosciuto dallo stesso assessore Cicala, i contributi per il miglioramento genetico e l’assistenza tecnica agli allevatori sono lo strumento che permette alla zootecnia lucana di eccellenza di continuare a rimanere competitiva. Ridurre ulteriormente i fondi per questo comparto significherebbe frenare quell’importante attività, riconosciuta da tutti, che la zootecnia porta avanti per promuovere la qualità sanitaria degli allevamenti, il rispetto dell’ambiente, il benessere animale e la qualità delle produzioni zootecniche, con oltre 150.000 controlli del latte al fine di salvaguardare il made in Basilicata, attraverso ad esempio i nostri prodotti DOP e IGP”. Per questo, conclude l’Associazione regionale allevatori, consapevoli del sostegno dell’assessore, chiediamo allo stesso di "rappresentare le problematiche del settore zootecnico all’intera assise lucana, confidando nel senso di responsabilità di tutta la Giunta regionale e dello stesso governatore Bardi, che si è assunto, in qualità di titolare e responsabile del bilancio regionale, nella delibera del 11 novembre scorso, il compito di valorizzare, con il riconoscimento dell’attività svolta nel 2025 e il sostegno finanziario per il 2026».

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