Il caso
Traffico di droga nel Potentino, coinvolto anche un vigile urbano: smantellate due bande, 17 misure cautelari
Per l'agente contestato anche l'accesso abusivo alla banca dati della Motorizzazione Civile e peculato d'uso: avvisava il nipote dell'arrivo dei carabinieri, sospeso
VIGGIANO - Nell’ambito di un’operazione antidroga, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Potenza, i Carabinieri del Comando provinciale stanno eseguendo 17 misure cautelari, emesse dal gip del capoluogo lucano. Le indagini - condotte dalla Compagnia Carabinieri di Viggiano (Potenza) - riguardano «due organizzazioni criminali dedite - è sottolineato in un comunicato della Dda potentina - al traffico e spaccio di stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana) e operanti rispettivamente nella Val d’Agri e a Picerno e zone limitrofe, capoluogo compreso».
Le accuse sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e, per una sola persona (un agente di Polizia locale), accesso abusivo alla banca dati della Motorizzazione civile e peculato d’uso.
IL COINVOLGIMENTO DEL VIGILE URBANO
Ha interrogato la banca dati della Motorizzazione civile per informare il nipote, coinvolto di un’operazione antidroga nel Potentino, dell’eventuale presenza di auto dei carabinieri da lui notate nei pressi della sua abitazione: Giuseppe Gambioli, di 62 anni, vigile urbano di Marsicovetere (Potenza), è stato sospeso dall’esercizio di pubblici uffici e servizi per 12 mesi. Gambioli è inoltre accusato di peculato per aver trasporato il nipote a bordo di un’auto istituzionale per fini privati. Lo stesso nipote, Cesare Augusto Gambioli, di 28 anni, sempre di Marsicovetere, è stato arrestato e trasferito in carcere.
I provvedimenti, emessi dal gip del capoluogo lucano, rientrano nell’ambito di un’operazione antidroga coordinata dalla Dda di Potenza che stamani ha portato a un totale di 17 misure cautelari: otto di custodia in carcere, sette arresti domiciliari, un obbligo di dimora e la sospensione del vigile urbano.
Le indagini dei Carabinieri - secondo quanto reso noto dalla Dda potentina - hanno permesso di ricostruire oltre 600 episodi tra spaccio e illecita detenzione di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana) in provincia di Potenza, in particolare nella zona della Val d’Agri, di Picerno e del capoluogo. L’approvvigionamento di droga avveniva tra il Foggiano e il Salernitano.
I NOMI
Oltre a Cesare Augusto Gambioli, il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato emesso nei confronti di di Hamid Haloudi, di 40 anni, residente a Foggia, Rocco Ielpo (28) di Viggiano (Potenza), Michele Lomanto (21) di Grumento Nova (Potenza), Amine Mohamed Rakibi (20) di Marsicovetere, Michele Russillo (22) di Picerno (Potenza), Ganriele Pio Santarsiero (22) di Tito (Potenza) e Daniel Votta (20) di Tramutola (Potenza).
Sono invece ai domiciliari Stefan Ovidiu Banu (25) di Viggiano, Simona Curcio (45) di Picerno, Giuseppe Fronzaroli (27) e Ivan Rocca (24) di Marsicovetere, Stefania Lamboglia (25) di Potenza, Giovanni Russillo (54) di Picerno e Nadia Tousna (45) di Foggia. L’obbligo di dimora a Viggiano è stato disposto per il 29enne Mirko Candela.