Due milioni e mezzo di metri cubi di acqua in più da invasare per evitare che nuove crisi idriche colpiscano il Potentino, come avvenuto nei mesi scorsi. Cinque giorni dopo il sopralluogo di verifica, la Direzione generale ufficio dighe del Ministero dei Trasporti concede il via libera ad Acque del Sud per portare la quota di invaso della diga della Camastra a 526,60 metri sul livello del mare, rispetto ai circa 524 metri imposti dalla limitazioni del 2019. Una buona notizia per i lucani, ufficializzata dal presidente del Consiglio di Amministrazione di “Acque del Sud”, Luigi Giuseppe Decollanz. Una decisione attesa ed importante che consentirà di arrivare ad invasare complessivamente tra gli 11 e gli 11 milioni di metri cubi di acqua.
“Questo risultato è stato ottenuto grazie alla straordinaria collaborazione istituzionale che, da mesi, è in essere tra Acque del Sud e Regione Basilicata volta a riportare la diga Camastra agli antichi splendori rimettendo in definitiva sicurezza l’approvvigionamento idrico primario della città di Potenza e dei 140 mila cittadini della sua provincia” commenta il presidente Decollanz che chiede anche la collaborazione dei cittadini per “migliorare l’uso della risorsa idrica nella oramai concreta consapevolezza che non è infinita”. Per Decollanz, però, l’aumento della quota di invaso della Camastra è solo uno dei molti obiettivi fissati. “Acque del Sud”, infatti, ha concluso le procedure ad evidenza pubblica per assunzioni a tempo indeterminato e dal primo marzo la società conterà su 24 nuovi assunti tra cui, 2 amministrativi, 2 ingegneri e 20 operai (le graduatorie avranno durata triennale e garantiranno eventuali ed ulteriori assunzioni in vista di alcuni pensionamenti imminenti) che, con le 39 stabilizzazioni effettuate nel 2023, portano a 63 i contratti a tempo indeterminato. “In Eipli non si facevano assunzioni a tempo indeterminato dal lontano 2011, così generando una obsolescenza delle competenze del personale impiegato a tempo indeterminato e una estrema precarietà di quello assunto a tempo determinato; circostanze del tutto incompatibili con la necessità di garantire un servizio di qualità all’altezza delle esigenze di efficienza e rapidità – aggiunge ancora il presidente del CdA - Per contro Acque del Sud a meno di un anno dalla sua entrata in funzione ha già avviato un robusto piano di assunzioni e di ricambio generazionale, oltre ad avere già preso in carico tutti i dossier inerenti la rifunzionalizzazione delle infrastrutture in concessione, in esecuzione di un piano industriale coraggioso ed espansivo approvato a soli 6 mesi”.
Insomma, un nuovo corso per l’ente idrico che in Basilicata sarà contrassegnato anche dall’aumento della quota invaso della Camastra. Risultato a cui plaude anche il governatore e commissario per l’emergenza idrica, Vito Bardi.
“Questo provvedimento – sottolinea Bardi- rappresenta un passo fondamentale della nostra strategia per garantire una gestione sostenibile e sicura delle risorse idriche regionali. L’aumento della capacità di invaso del Camastra ci permetterà di affrontare con maggiore efficacia eventuali periodi di siccità, assicurando una fornitura idrica più stabile ai nostri cittadini.”
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale alle Infrastrutture, Pasquale Pepe: “L’autorizzazione ottenuta è frutto di un lavoro sinergico tra le istituzioni regionali e nazionali. Abbiamo operato con determinazione d’intesa con Acque del Sud per consentire la realizzazione degli interventi necessari sulla diga, al fine di aumentare la capacità di invaso e migliorare la sicurezza dell’infrastruttura” spiega Pepe. L’obiettivo della Regione, quindi, resta quello di prevenire altre crisi idriche: per questo oltre alle opere sulla diga del Camastra sono previsti interventi per 7 milioni e 700mila euro per incrementare la capacità di invaso della diga di Monte Cotugno oltre i 400 milioni di metri cubi rispetto all’attuale limite di 250 milioni, con la ricostruzione del muro paraonde e il rifacimento del manto di impermeabilizzazione.