Tragedia familiare
Rapolla, lite su gestione terreni: zio spara con fucile e uccide nipote 40enne
L'arma era regolarmente detenuta. Il presunto assassino, un 67enne, è stato fermato dai carabinieri
RAPOLLA - Un uomo di 40 anni sarebbe stato ucciso a Rapolla (Potenza) dallo zio, di 67 anni, al culmine di un litigio per una questione legata ad alcuni terreni.
L’uomo - secondo le prima notizie - avrebbe sparato al nipote con un fucile da caccia che deteneva regolarmente. Il presunto assassino è stato fermato dai Carabinieri ed è attualmente interrogato. Sul luogo dell’omicidio sono in corso rilievi e indagini per chiarirne la dinamica.
L’omicidio è avvenuto in contrada «Cerro Cigliano». Secondo quanto si è appreso, il presunto omicida ha sparato almeno due colpi di fucile contro il nipote, che è morto all’istante. I colpi sono stati sparati all’ingresso della casa ed è stato confermato che l’omicidio è avvenuto a causa di dissidi familiari. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Melfi, competente per territorio, e del Nucleo investigativo del Comando provinciale.
I NOMI
Si chiamava Michele Petrino, di 40 anni, l’uomo ucciso oggi a Rapolla (Potenza) dallo zio, Vincenzo Petrino, di 67, che è stato fermato dai Carabinieri.
Il delitto è avvenuto nelle campagne di Rapolla: secondo la ricostruzione degli investigatori - che stanno ancora facendo rilievi tecnici e ascoltando alcune persone - appena Michele Petrino è arrivato dallo zio, quest’ultimo gli ha sparato due colpi di fucile, uccidendolo.
Il movente dell’omicidio sarebbe nei pessimi rapporti fra i due a causa di un terreno, di proprietà dello zio ma in conduzione al nipote. Nei giorni scorsi, i dissidi fra i due erano aumentati di intensità.